Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2022
L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 16 novembre 2014
È molto conosciuto, Angelo Pizzi, in Versilia. Da sempre si occupa di Medicina dello Sport. Quando ha iniziato, negli anni Settanta, i medici dello sport erano veramente pochi, perciò quasi tutti gli sportivi, sia per hobby che a livello professionale, almeno una volta nella vita lo hanno incontrato! Inoltre ha fatto l’arbitro e al momento è osservatore degli arbitri in Serie A, attività anche questa che gli procura una certa notorietà.
Il dottor Pizzi si presta, come accade spesso ai nostri intervistati, al gioco del “Botta&Risposta”…

Botta&Risposta
Dove e quando è nato?
Sono nato a Massarosa, l’11 febbraio 1953
Che ricordi ha del posto dove viveva da bambino?
Ricordi belli legati alla casa di mia nonna, a Gualdo, che possiedo ancora e dove vado ogni tanto
Che scuole ha frequentato?
Liceo Classico Carducci a Viareggio e sei anni di Università, Medicina e Chirurgia. Poi mi sono specializzato in Medicina dello Sport a Genova nel 1985 e in Malattie dell’Apparato Respiratorio a Pisa nel 2007
Andava bene a scuola?
Direi di sì. Meglio nelle materie letterarie, che forse è una caratteristica di famiglia: i miei zii erano insegnanti di Latino e Greco a Lucca
Da bambino, cosa avrebbe voluto fare da grande?
Insegnante di Lettere Antiche
Prima professione
A 250 km da casa, svolgevo il servizio di guardia medica a Grosseto, nel 1982
Professione attuale
Medico dello sport
“Ricordo anni fa la visita di una “sconosciuta” Gianna Nannini, che giocava a tennis”








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Dove va nel tempo libero?
Ho un’”attività parallela”: nel 1974 ho iniziato a fare l’arbitro di calcio. Ora faccio l’osservatore degli arbitri in Serie A e perciò il sabato e la domenica sono impegnato in questa attività
Hobby
Mi piace la musica e viaggiare
Il suo ristorante preferito?
“Adriano” e “Da Giorgio”, entrambi a Viareggio
Al ristorante cosa ordina?
Pesce, spaghetti alla trabaccolara
La vacanza ideale
Mare
Sito web preferito
Internet… Un po’ tutto, per lavoro o per vacanza
Suoneria sul cellulare
Suoneria classica da telefono!
Cosa guarda in tv?
Guardo poco la tv, per notizie e aggiornamenti, per il calcio
L’ultimo regalo che si è fatto
Orologio
L’ultimo concerto/spettacolo teatrale che ha visto
Renato Zero a Firenze
È religioso?
Sì
Destra o sinistra?
Prendo il buono da una parte e dall’altra
Un suo pregio
Lo lascio indicare agli altri
Un suo difetto
Sono un po’ permaloso, anche se cerco di limitarmi
Una paura o una fobia
Fobie non ne ho. La paura più grossa è la solitudine
Riceve complimenti e/o critiche per…
Le critiche fanno parte del lavoro. Spero che siano più i complimenti che le critiche! Nel calcio, in generale, il ruolo istituzionale dell’arbitro attira molte critiche
Il miglior consiglio che abbia mai ricevuto è stato…
Di essere umile. L’umiltà oggi manca a molte persone
Il suo motto è…
Vivere il presente, senza ricordare il passato più di tanto e senza sperare nel futuro più di tanto
Il luogo più bello della Toscana
Viareggio, naturalmente!
Qualcosa da cambiare della Versilia
Bisogna reimpossessarci del territorio, in particolare della pineta di Viareggio
Qualcosa da non cambiare mai della Versilia
L’ironia dei viareggini
Un grande uomo/donna versiliese che stima
Sono due. Mario Tobino e Pierluigi Collina. Quest’ultimo è mio amico e ne sono onorato
Un genio
Galileo Galilei
Un eroe
Giuseppe Garibaldi
Un nemico
La paura, la solitudine
Dopo la morte
Spero il ricordo, spero di lasciare qualche eredità di affetti
Progetti futuri?
Cioè quando sarò grande? (ride) Per il lavoro, spero si possano migliorare le condizioni nel campo della prevenzione legata alla mia professione. Poi mi auguro che la salute mi sostenga!




…e qualche altra domanda
Dottor Pizzi, ci racconti qualcosa degli inizi della sua professione
A fine anni Settanta ho iniziato a occuparmi di Medicina dello Sport. A quell’epoca i medici dello sport erano veramente pochi. Io iniziai insieme a un mio collega, il dottor Marco Ambrogi, nel 1981, in uno studio in via Battisti a Viareggio. La Misericordia ci mise a disposizione dei locali per iniziare la nostra attività. Era l’inizio degli anni Ottanta, il momento in cui stavano uscendo le leggi che imponevano di sottoporsi a controlli a livello sportivo. Posso dire di essere stato pioniere di questa attività.
Al momento cosa sta accadendo in questo campo?
Oggi è un’attività che ha un suo riconoscimento a livello di Sanità. Al momento, dopo essermi occupato per 18 anni di medicina, sono Direttore di Unità Operativa di Medicina dello Sport della ASL 12.
Quante persone utilizzano questo servizio?
Sono circa quattromila le persone che affluiscono in Versilia e utilizzano il servizio di Medicina dello Sport.
A chi è rivolto il servizio?
Ai minorenni, per i quali è gratuito, e ai maggiorenni, per i quali è a pagamento, che hanno bisogno di un certificato di idoneità. Abbiamo un archivio che va dal 2006 fino ad oggi.
Qualche vip passato dal suo studio?
Molti calciatori di Serie A che passano dalla Versilia. Poi ricordo anni fa la visita di una “sconosciuta” Gianna Nannini, che giocava a tennis.
Una sua considerazione personale su questo argomento?
Una cosa che mi colpisce è la poca attenzione che viene prestata alla visita di idoneità, perché solitamente lo sportivo è una persona che crede di stare bene e che, quindi, vede questo servizio un obbligo che dà anche un certo fastidio. Invece le famiglie sono più sensibili all’argomento.
A volte qualche situazione particolare fa notizia
Ci sono alcune patologie nuove che sono impossibili da vedere e che poi, purtroppo, arrivano a fare notizia. La medicina non è una scienza esatta.
Anche fare l’arbitro non è facile
Bisogna dire che le partite che si vedono in tv e quelle che si vedono sul campo sono due realtà differenti. Dal campo si vedono cose diverse, che a volte andrebbero accettate con più serenità. L’errore fa parte dell’uomo.




Chi è Angelo Pizzi
Nato a Massarosa nel 1953, dal 1967 vive a Viareggio.
Angelo Pizzi è laureato in Medicina dal 1974 e si è sempre occupato di Medicina dello Sport.
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
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