Ultimo aggiornamento 27 Agosto 2022
La parola d’ordine è “insieme”!
A metà giugno allo Stadio dei Marmi di Roma Bebe Vio e art4sport onlus hanno presentato WEmbrace Games, i nuovi Giochi Senza Barriere.
Il grande evento benefico era alla decima edizione e tornava a Roma in veste completamente rinnovata.
“Li mejo giochi de sempre stanno arrivando!”: è questo il motto che ha fatto da sfondo all’appuntamento organizzato da Bebe Vio e dall’associazione art4sport onlus – fondata dai suoi genitori nel 2009.
Una grande serata benefica di sport e giochi. Il tema scelto per l’edizione 2022 era la musica, intesa come simbolo di unione, condivisione e voglia di divertirsi.
Dopo i WEmbrace Sport di Milano, sono arrivati i WEmbrace Games, ex Giochi Senza Barriere. Lo scopo della manifestazione benefica è sempre stato legato alla promozione di uno spirito di integrazione tra individui con e senza disabilità all’interno della società, oltre che di promozione dello sport paralimpico.
“Se non ci fossero le barriere davanti non saremmo in grado di affrontarle”

Bebe Vio, durante un incontro con i giornalisti accreditati, ha parlato dell’evento
L’intervista
Bebe, puoi introdurci l’evento?
È un evento che aspetto ogni anno, siamo alla decima edizione, i miei fratelli non lo sopportano più perché in casa mia non si parla di altro!
La figata è vedere tantissime persone tra virgolette normali che si danno tantissimo da fare e che non vedono l’ora che arrivi questo evento per i loro figli, per le loro famiglie, perché è proprio un evento di integrazione sociale.
Qual è lo scopo?
Lo scopo di WEmbrace è di abbracciare le barriere.
Non siamo quelle persone che dicono “Abbattiamo le barriere, spacchiamo tutto!”, noi siamo per abbracciare il bello delle diversità, il bello delle barriere, perché se non ci fossero le barriere davanti non saremmo in grado di affrontarle. Quindi siamo pronti ad affrontare ogni cosa, siamo pronti a dimostrare che se lavori in squadra riesci veramente a ottenere ogni tipo di soddisfazione.
Questi eventi sono creati per fare comunicazione, per creare una cultura della disabilità in Italia, però la figata di questo evento è far sì che tutte le diversità siano insieme e che non siano un punto di debolezza ma siano un punto di forza.
Questi giochi sono una guerra! Sappiatelo! Sì lo sport è bello, sì fare integrazione è bello, lo sappiamo. Per noi è una vera e propria guerra e lo scopo è vincere per tutti! Non vedo l’ora di stupire tutte le persone che ancora non sanno come è questo evento.








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Proporrete questo evento anche in altre città?
Sì, i nostri progetti sono quelli di espanderci nel mondo!
L’organizzazione dei giochi è estremamente difficile. WEmbrace Sport è più facilmente organizzabile all’estero. Questo evento dei Games invece è bello perché è creato per essere romano, pensato e voluto dai romani, anche come modo di fare.
Crediamo molto nel voler creare questa cultura dello sport in Italia.
Quando saremo pronti lo esporteremo all’estero. Per ora lo scopo è di fare WEmbrace Games in Italia e WEmbrace Sport all’estero.
WEmbrace sono tre eventi durante l’anno, giusto?
Sì. Abbiamo WEmbrace Games su Roma, poi su Milano ci sono WEmbrace Sport e WEmbrace Awards, che è un gala dove andremo a premiare tutti coloro, singoli o gruppi o associazioni, che stanno facendo qualcosa per WEmbrace, cioè per abbracciare una diversità e farla diventare un qualcosa di bello e per dimostrare il fatto che quella diversità sia un punto di forza.




Quali sono le tue ambizioni?
Vedo come questi eventi stiano crescendo e stiano entrando nel cuore e nella cultura delle persone. La figata è riuscire a mettere la pulce nell’orecchio delle persone e riuscire a smuovere qualcosa. Vogliamo essere un turbine di emozioni che riesce a creare qualcos’altro.
Qual è il segreto del tuo successo?
Secondo me il segreto del mio successo è che non è il mio successo. Non c’è mai un “io” ma c’è sempre un “noi”. Siamo una squadra incredibile. Siamo quelle due tre persone che hanno iniziato e che stanno diventando cento duecento trecento. Abbiamo tutti insieme tanti sogni e vogliamo realizzarli e arrivarci tutti insieme. Non credo nel successo dell’individuo, ma credo nel successo della squadra.




Cosa ti aiuta a essere così coraggiosa nella vita e qual è il complimento più bello che hai ricevuto?
Quando le persone che hanno lavorato dalla mattina alla sera per questo evento mi dicono “Grazie” è la soddisfazione più grande ed è quello il complimento più bello. Quando sai che sei riuscito a fare la differenza per qualcuno, fosse anche solo per una persona.
“Non credo nel successo dell’individuo, ma credo nel successo della squadra”




Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
*Cosa puoi fare per me?*
• condividere questo articolo sui tuoi canali social
• inoltrare il link ai tuoi contatti whatsapp
• lasciare un commento in fondo all’articolo stesso
• iscriverti alla Newsletter per non perderti nessun articolo! Compila il form in home page