Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2022
L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 1 dicembre 2011
Volto noto che vediamo quotidianamente sugli schermi televisivi, autore e conduttore televisivo, radiofonico e teatrale, Enrico Vaime è stato ospite della 7° edizione della rassegna “Viareggio Incontri”, che si è svolta questa estate sulla terrazza del caffè Il Principino di Viareggio.
È nell’ambito di questa manifestazione che lo abbiamo incontrato e intervistato.

D: Come nasce il suo ultimo romanzo “Era ormai domani. Quasi”?
R: È un tentativo di passare alla narrativa pura, dopo un periodo di libri di ricordi. È un tentativo che onestamente devo riconoscere riuscito, perché mi aspettavo di meno, ecco. Quindi… Purtroppo… Continuerò a scrivere!
D: Cosa succede in questo romanzo?
R: L’anno preciso in cui ci troviamo è il 1945, la Guerra è appena finita. Siamo a Perugia, che è la mia città. Volevo raccontare quell’atmosfera particolare che si è vissuta nell’Italia centrale in un momento storicamente difficile. Soprattutto è l’esperienza di un ragazzo, che nel libro ha 15 anni, cioè nel 1945 ha 15 anni, che oggi corrispondono a 12… Cioè voglio dire che allora eravamo più stupidi di ora! È un ragazzo che si trova a dover affrontare due problemi che non ha mai affrontato prima. La morte di una persona e la scoperta del sesso, che allora a 15 anni era ancora un mistero, oggi forse no…
D: Tutto si svolge in una notte?
R: Sì, il 25 agosto 1945, in questa città molto caratteristica, che conosco e che amo molto, che è la mia città… Una città piccola e ricettiva, lo era allora e lo è ancora oggi… Quindi è un campo di sperimentazione interessante.








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
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D: La vediamo in tv. Come è cambiata oggi la televisione?
R: Siamo cambiati anche noi! È cambiato tutto! Hai visto che periodo? La televisione è cambiata ed è peggiorata, come siamo in fondo peggiorati anche noi. La televisione rispecchia quello che è il fenomeno generale del nostro paese. Certo, si tratta di difendersi dal degrado. Lo facciamo singolarmente, oppure lo facciamo appoggiandoci a brandelli di ideologie che ormai non hanno più senso, oppure aspettando: molti aspettano, non so cosa, ma aspettano…
“La televisione è cambiata ed è peggiorata, come siamo in fondo peggiorati anche noi”




D: Cosa pensa dei social network?
R: È l’inizio di una rivoluzione nel campo della comunicazione, quindi dobbiamo stare molto attenti a questi nuovi sistemi, a queste nuove tecniche, a questa velocizzazione della comunicazione, che è molto importante. Senza però esasperare il fenomeno, senza dargli un’importanza vitale. È un fenomeno che va preso in considerazione, va seguito con interesse, però insomma non esageriamo.
D: Lei è tentato da questo nuovo fenomeno?
R: Io generazionalmente sono ancora un analogico! Non sono proiettato in un futuro spaziale! Mi rendo conto che è molto importante, però rimango attaccato ad alcune tecniche tradizionali con le quali mi trovo più a mio agio.
D: Cosa succederà a La7?
R: Me la pongo anche io questa domanda entrando ogni mattina negli uffici e negli studi di La7! Chissà come andrà a finire… Cerchiamo di migliorare la qualità. Le storie che raccontiamo sono più o meno analoghe per tutti. Cerchiamo di raccontarle con onestà e cerchiamo di farlo nei limiti di una credibilità commerciale, che è obbligatoria in un network.
D: Lei proseguirà con il suo impegno in tv?
R: (ride) Me lo chiedo anche io questo! È un’altra delle domande che mi faccio! Speriamo bene. Sai, noi facciamo una libera professione, quindi chissà cosa può succedere… Anche io sono incuriosito…








Chi è Enrico Vaime
Laureato in Giurisprudenza a Napoli, Enrico Vaime entrò in Rai nel 1960. È autore e conduttore televisivo, autore radiofonico e teatrale e scrittore. La sua comunicativa, sia nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, sia nelle pagine dei suoi libri di critica televisiva, è sempre caratterizzata da un intelligente umorismo e da una garbata ma pungente ironia. Dal 2002 conduce su La7 il nostalgico programma ‘Anni Luce’ e, sulla stessa emittente, il sabato e la domenica è il conduttore del dibattito di Omnibus Weekend, in sostanza il magazine di Omnibus dove invece Vaime, dal lunedì al venerdì, conduce una rubrica di costume. Nel 2010 conduce con Maurizio Costanzo su RaiUno ‘Memorie dal bianco e nero’, di cui è autore lo stesso Maurizio Costanzo. Tra le ultime pubblicazioni: ‘Memorie dal bianco e nero’, ‘Santi, poeti, naviganti, evasori e badanti’, ‘Anche a costo di mentire’, ‘La democrazia secondo me’.
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
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