Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2022
L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 16 marzo 2013
Sul biglietto da visita di Gabriella si legge “Buongiorno Principessa”, in omaggio a Roberto Benigni e al suo capolavoro “La vita è bella” e, sotto il nome, la “professione” (che in realtà è una passione): Acchiappavip.
Se frequentate spettacoli, teatri, concerti, festival, sicuramente l’avrete vista: è riconoscibile perché aspetta i vip all’uscita dello spettacolo armata di fogli, pennarelli e macchina fotografica. A cosa le servono? Beh… Seguiteci nell’intervista e lo scoprirete!

Gabriella, per prima cosa, dicci che lavoro fai
Sono in attesa della pensione.
Sappiamo che coltivi una singolare passione…
Più che passione, è proprio una droga!
In breve, di cosa si tratta?
Mi piace incontrare di persona i vip e i personaggi famosi.
E il motivo per cui ti piace incontrarli qual è?
Perché da lì scatta l’operazione foto+autografo!








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Che ne fai di tutte le foto e autografi che raccogli?
Li conservo gelosamente, ma non metto niente su internet. È una passione ad uso strettamente personale e privato.
Quindi nessuno ti ha mai intervistato per questa tua caratteristica particolare?
Tre anni fa Massimo Mazzolini mi intervistò per Rete Versilia, poi basta.
Immagino che la tua casa sia un museo…
Certo (ride). Una volta fatti, foto e autografi vanno catalogati, secondo più criteri.
“Mi piace incontrare di persona i vip e i personaggi famosi”








Quanti anni hai?
60.
E questa passione quando inizia?
Quando avevo 12 anni.
Da sempre quindi?
In pratica sì. All’inizio nacque con la richiesta dell’autografo, poi da dieci anni a questa parte mi interessano anche le fotografie, cioè prima chiedo l’autografo e poi mi faccio fotografare con il vip.




Hai detto che hai iniziato a 12 anni. Ricordi il primo episodio della storia?
Vivevo a Camaiore e allo stadio facevano l’Oscar della Simpatia, uno spettacolo con tantissimi vip e personaggi famosi come ospiti. Erano le estati del 1964 e 1965. Ricordo che la sera scappavo da mia madre per andare nel backstage a farmi fare gli autografi. Lo spettacolo non mi interessava, mi piaceva stare dietro le quinte.
Ma questa passione per stare dietro le quinte, hai mai pensato di farla diventare un lavoro?
No, mai.
Magari avresti potuto fare la giornalista o la fotografa…
No no! Io no! (ride)




In questo modo avresti assistito gratuitamente agli spettacoli, no?
Io viaggio a spese mie e pago tutti i biglietti degli spettacoli. Sì: è una droga e un costo!
Cosa comporta mantenere questa passione?
A parte il costo di viaggi e biglietti, mi devo sempre documentare e stare costantemente aggiornata su tutto ciò che accade nel mondo dello spettacolo: date di concerti, festival, spettacoli teatrali. A livello locale per me Paspartu, in questo senso, è oro colato! Su internet invece vado a cercare gli spettacoli in tutta Italia.




Tutta Italia? Ti sposti fuori dal locale?
Se ne vale la pena sì. Roma, Milano, Torino.
In che senso dici “se ne vale la pena”?
Se è un vip che non ho! Ora sono arrivata ai livelli della serie “questo ce l’ho, questo mi manca”, come le figurine!
Quanto tempo ti occupa la tua “droga”?
Per vedere gli spettacoli, a volte anche 7 sere su 7. Vado, vedo lo spettacolo, poi mi metto all’uscita e aspetto che vip e personaggi, attori, cantanti e altro, escano fuori.
“Mi devo sempre documentare e stare costantemente aggiornata su tutto ciò che accade nel mondo dello spettacolo”




Quali sono i tuoi “attrezzi del mestiere”?
Parto organizzata! Fogli bianchi e pennarelli per le dediche e macchina fotografica. In genere, vado con un’amica, così posso stare tranquilla di avere chi mi scatta la foto. Se ci riesco, alle varie biglietterie prendo locandine e manifesti e mi faccio autografare anche quelle. In caso di spettacolo teatrale, il manifesto e la locandina le faccio autografare da tutto il cast. Più riesco a mettere insieme il cast completo, più l’oggetto diventa prezioso per me.
A casa come hai organizzato gli spazi?
Non so più dove mettere le cose! Adesso sto catalogando tutto su pc, sto scansionando tutto e creando archivi su pc secondo vari criteri, in ordine cronologico, in ordine alfabetico etc.




Quantità?
Ho circa 3600 fotografie, più di 10mila autografi, circa 700 tra manifesti e locandine. Di quest’ultime, circa 400 autografate e le altre sono in attesa.
Cioè?
Mi procuro, quando posso, manifesti e locandine in anticipo e poi successivamente vado allo spettacolo per farmele autografare.
Raccontaci un aneddoto…
Feci una scommessa con un mio amico, dicendo che sarei riuscita a farlo parlare con Rocco Siffredi. Sono andata e lui, dopo autografo e foto, si è prestato al gioco: gli ho passato il telefono e ha parlato con il mio amico.
“Ho circa 3600 fotografie, più di 10mila autografi…”




Un episodio che ricordi con piacere?
Sono stata a Firenze a casa di Leonardo Pieraccioni per consegnargli un ritratto realizzato da un mio amico. Mi ha fatto entrare in casa e mi ha offerto da bere.
Qualche vip ti riconosce?
Qualcuno sì, anche perché li incontro più volte. Una volta fatta la foto, la stampo su carta e poi ci torno per farmela autografare! Ormai mi riconoscono Raffaele Paganini, Massimo Ranieri, Roberto Bolle.
Nessun progetto legato a questa passione?
Forse un libro fotografico, con foto, autografi e aneddoti. Quando troverò l’editore, lo farò.
(Editori siete avvisati! Gabry cerca un editore!, NDR)




Botta&Risposta
Tempo massimo atteso per un autografo:
4 ore
Il più famoso che ho incontrato:
Roberto Benigni
Il più antipatico:
Philippe Leroy (mi negò l’autografo e la foto e mandò a quel paese sia me che una giornalista)
Il più simpatico:
Non saprei
Il più umano:
Raffaele Paganini (per stima e rispetto, per me è il primo in classifica)
Il più deludente:
Ne dico due: Carla Fracci e Sophia Loren
I prossimi da incontrare:
Fiorello e Luciana Littizzetto
Quello che non incontrerò mai:
Vasco Rossi (non lo incontrerò di proposito, perché 40 anni fa partecipò a uno spettacolo a BussolaDomani e sputò addosso a tutti quelli che stavano in prima fila)
Quello che mi è sfuggito:
Ennio Morricone (non sapevo che era a Lucca)
Quello che non ce l’ho mai fatta ad avvicinare:
David Bowie (che fra l’altro è il mio idolo)




Intervista realizzata con la gentile collaborazione di Alex Galli
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
*Cosa puoi fare per me?*
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