Ultimo aggiornamento 24 Aprile 2023

Non lo sapevo che a Viareggio ci sono ben tre moli!
Io ho sempre detto “il Molo di Viareggio”, intendendo uno spazio non ben precisato, evidentemente!
Parlando poi con Velia Chiericoni, nel gruppo Facebook Aperiphoto Versilia, ho scoperto che i moli viareggini sono tre.
Questo excursus nasce così: “Velia mi mandi le foto dei tre moli di Viareggio?”, “Velia ti va di scrivere il testo a quattro mani?”…
Ecco quindi che – per quanti di voi, come me, dicono “il Molo di Viareggio” senza capire precisamente di cosa si tratta – sveliamo questo mistero!

Quali sono i tre moli e dove si trovano?

Scopriamo insieme i dettagli

Numero 1: il Moletto

Chiamato anche “Muraglione”.
Per intenderci, lo spazio che ha ospitato il Jova Beach Party di Jovanotti.
Racconta Velia: “Come una calamita, attrae molte persone. Qui c’è un senso di pace, di serenità, di contatto con la natura, ti fa sentire in contatto con l’infinito. È quel luogo che fa sentire i viareggini orgogliosi di essere nati qui!”.

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Il Moletto o Muraglione (Foto di Velia Chiericoni)

“Per me questo posto incantato ha anche un forte significato affettivo. Era frequentato quotidianamente da mio padre Ciso, che si recava lì a pescare. Lì ci vedo lui silenzioso tra gli scogli, con la sua canna da pesca, con i suoi amici”, prosegue il racconto di Velia, “Poi ci sono i ragazzi del Moletto (nome ispirato alla famosa serie televisiva ‘I ragazzi del muretto’). Fu proprio mio padre a dargli il nome, era uno di loro. Disse “Mi sembrate i ragazzi del muretto” e il nome nacque così”.

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Il Moletto o Muraglione (Foto di Velia Chiericoni)

Chi sono questi ragazzi del Moletto?
“È un gruppo di viareggini che hanno fermato il tempo! Che hanno conservato quella viaregginità che si sta perdendo, fatta di cose semplici, che si sentono appagati dalla bellezza del luogo”.
La famosa scritta che si vede ‘Viareggio in te son nato in te spero morire’ l’hanno realizzata loro?
“No, ma ogni tanto la restaurano. Spesso poi puliscono il muretto.
Qui ci sono anche le statue di Libero Maggini che rappresentano alcuni ragazzi.
Possiamo parlare di mix tra natura e arte”.

È quel luogo che fa sentire i viareggini orgogliosi di essere nati qui!

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Velia scherza con la bimba, opera di Libero Maggini

Numero 2: il Molo della Passeggiata

È quello frequentato nel fine settimana da tutti e quotidianamente da tantissimi viareggini.
Velia raccontaci qualcosa di questo Molo!
“Qui c’era ‘lo scoglio di Tito’, dove ora c’è la statua ‘L’Attesa’: è l’abbraccio dei familiari, un tributo alle origini di Viareggio come borgo marinaro. Gli uomini navigavano e i familiari restavano in attesa, con la paura e la speranza di vederli ritornare”.

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Il Molo della Passeggiata (Foto di Velia Chiericoni)

Ci puoi dire qualcosa della statua?
“’L’Attesa’ è una scultura che Inaco Biancalana ha scolpito nel legno nel 1947, alta poco meno di un metro. L’originale appartiene alla collezione personale dell’artista. ‘L’Attesa’ che oggi possiamo ammirare sullo scoglio di Tito è una riproduzione dell’artista Gionata Francesconi, uno dei maestri della cartapesta del Carnevale di Viareggio. È in bronzo, alta più di tre metri”.
Velia ha scritto di questo Molo: “Non serve niente, basta uno scoglio e lo spettacolo è già lì! Si scambiano opinioni, ci si rilassa, si ammira…”.

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L’Attesa, Molo della Passeggiata (Foto di Velia Chiericoni)
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L’Attesa, Molo della Passeggiata (Foto di Velia Chiericoni)

Non serve niente, basta uno scoglio e lo spettacolo è già lì!

Numero 3: il Molo della Madonnina

Racconta Velia: “Si trova dalla parte del Club Nautico, in fondo c’è la Madonnina.
Per anni ha ospitato la competizione nautica Viareggio-Bastia-Viareggio. Ora è sede di regate storiche”.

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Il Molo della Madonnina (Foto di Velia Chiericoni)
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Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!

Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui

Chi è Velia Chiericoni

Mi descrivo.
Nata a Viareggio da genitori viareggini, “ho i bisnonni sotterrati nel vecchio cimitero”.
Ho lavorato per oltre 10 anni come biologa marina all’Università di Pisa, occupandomi di ambiente, natura e conservazione delle risorse.
Dal 2002 lavoro come biologa nutrizionista: una scelta di vita perché, anziché essere un cervello in fuga dalla mia città, ho preferito rimanere, occupandomi, anche in questo caso, di conservazione delle risorse (quelle umane).
Sono una viareggina innamorata di Viareggio, ne apprezzo ogni piccolo particolare e spesso, mentre passeggio per la mia città ammirandola, mi lascio trascinare ed emozionare da quello che incontro e lo fotografo accompagnando l’immagine con le parole, ma non sono né una fotografa né una scrittrice.
Ritengo che se si vuole fortemente qualcosa, si ottiene!
Nel 2016 ho ottenuto, organizzando una sorta di flash mob, che la Fondazione Carnevale (a quel tempo commissariata) svolgesse la cerimonia dell’alzabandiera, per il solo fatto che a me e a tutti i viareggini fa venire la pelle d’oca!
Questo mi ha fatto scattare la scintilla che anch’io, nel mio piccolo, facendomi sentire, posso fare qualcosa per Viareggio e quindi ho organizzato il contest fotografico “Viareggio Versilia e lo sport”, con lo scopo di valorizzare la mia terra e di fare beneficenza.

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Velia Chiericoni

Grazie a Velia per le foto e per la collaborazione al testo (la genesi l’ho spiegata nell’introduzione di questo articolo)

Chi sono quelli del gruppo Facebook Aperiphoto Versilia? Ne ho parlato qui, dove ho raccontato dei Pontili della Versilia, con le loro foto!

Li torturo tuttiiiii!!!
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