Ultimo aggiornamento 19 Maggio 2022

Ho partecipato, come “inviata speciale” del portale DaSapere, alla conferenza stampa online in cui Francesca Michielin e Fedez hanno presentato la loro partecipazione allo scorso Festival di Sanremo.
I due artisti hanno risposto alle domande dei giornalisti collegati in streaming su Zoom.

Francesca Michielin e Fedez hanno partecipato alla 71° edizione del Festival di Sanremo, nella categoria Campioni con il brano “Chiamami per Nome”, classificatosi al secondo posto.
Il brano, scritto da Federico Lucia, Francesca Michielin, Davide Simonetta, Alessandro Mahmoud, Alessandro Raina e prodotto da d.whale, ha segnato il ritorno dei due artisti che sono tornati a collaborare e a esibirsi insieme dopo i successi di “Magnifico” e “Cigno Nero”.
“Chiamami per nome” è nata dalla voglia di sancire un’amicizia e una fortunata collaborazione artistica e Il Festival di Sanremo 2021 è stata l’occasione per unire i loro due mondi.

fedez e francesca michielin conferenza stampa 15 febbraio 2021
Francesca Michielin e Fedez durante la conferenza stampa su Zoom (nella striscia in alto ci sono io!)

A che punto eravamo al momento dell’intervista:

Francesca Michielin stava per pubblicare FEAT (Fuori dagli spazi), l’evoluzione del progetto discografico FEAT (Stato di natura). Un disco in continua evoluzione che cresce e si arricchisce per raccontare la bellezza dell’incontro, attraverso l’unione di artisti e amici di generi diversi, in un importante progetto collettivo.
Fedez calcava il palco del Festival di Sanremo per la prima volta. Dopo una pausa dalle scene musicali, l’artista era tornato nel 2020 con il singolo doppio platino “Bimbi per strada” e “Bella Storia”, certificato platino.

fedez e francesca michielin conferenza stampa 15 febbraio 2021
fedez e francesca michielin conferenza stampa 15 febbraio 2021
cinzia donati giornalista e blogger 2

Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!

Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata!
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L’intervista

Come nasce la vostra collaborazione?

Francesca: Ci siamo ritrovati nel 2020 cantando e duettando dai balconi. Ci siamo rivisti e abbiamo deciso di tornare a lavorare insieme.
Fedez: Ci siamo ritrovati più o meno casualmente in questo periodo. Per me è stato un momento di socialità importante anche solo darsi appuntamento su Zoom! È stata veramente una boccata di ossigeno in un momento in cui la routine credo per tutti fosse abbastanza pesante. Per me è il primo Sanremo. Ho l’ansietta, ma ho voglia di vivere questa esperienza come tale. Non ho progetti discografici in uscita con Sanremo, ma promuoverò il progetto di Francesca.

Parliamo del pezzo di Sanremo

Francesca: “Chiamami per Nome” verrà inserito nella riedizione di FEAT. Sono molto legata a questo pezzo e sono molto felice di portarlo sul palco dell’Ariston. Rispetto alle nostre collaborazioni passate, c’è un’evoluzione sia dal punto di vista testuale che musicale. È un brano d’amore trasversale. È un brano pop un po’ inusuale. L’arrangiamento è estremamente minimale. Alle prove con l’orchestra ci siamo emozionati tantissimo.
Fedez: La mia strofa affronta le tematiche basic d’amore, ma riflette anche le insicurezze del momento. Nelle parti dove duettiamo mantiene vivo il grande privilegio della speranza. È partito da me e Francesca, ci siamo visti in studio e poi a distanza. Poi una serie di chiamate su Zoom, anche con gli altri collaboratori… Insomma è stato un lavoro di collettività molto bello. Il viaggio che c’è stato fino ad arrivare al brano mi è piaciuto. Per me è stata veramente una boccata di ossigeno!

“È inevitabile che un pezzettino di me ci sia” (Fedez)

Questo brano in cosa è differente dai precedenti?

Fedez: La percezione mia è che ci sia un upgrade stilistico. Abbiamo cercato di non tenere la stesura classica dal punto di vista della struttura e di fare qualcosa che fosse un po’ più dinamico, dove ci fosse un interscambio tra le due voci. A livello tematico, non è che scrivo in tutte le mie canzoni la mia biografia, però è inevitabile che un pezzettino di me ci sia.
Francesca: C’è un’evoluzione stilistica. È un testo per me in parte autobiografico che mi emoziona molto. Ha delle frasi che ricollego a questo momento che stiamo vivendo.

Fedez, perché hai specificato che non c’è in uscita un tuo progetto discografico?

Fedez: C’è la voglia di cambiare in qualche modo e questo è il periodo delle cose non ponderate dal mio punto di vista. L’unica volta che sono andato a Sanremo, ad esempio, era per accompagnare Lorenzo Fragola e ricordo che, vedendo lui sul palco, mi dissi “Io non ce la farei mai”, perché come situazione non so se emotivamente riuscirò a gestirla. Però non è che ci sarà un periodo di stop, è solo che non so cosa ci sarà! Sto lavorando a delle canzoni, ma un grande errore che ho fatto negli anni passati è stato di darmi delle scadenze. È un errore che fa perdere la magia del viaggio che bisogna fare.

Come gestite la pressione del momento?

Francesca: Oggi inizio yoga. Altro non posso fare!
Fedez: Io tutti i giorni vado in sala prove da solo e butto via il telefono! Poi faccio meditazione trascendentale, che consiglio a tutti.

Come avete lavorato a distanza?

Fedez: Un bel po’ all’inizio ci siamo visti in studio e il lavoro è filato tutto liscio. Poi tamponi. Poi a distanza via Zoom. Devo dire che non l’ho visto come un disvalore lavorare a distanza. Non mi è dispiaciuto lavorare così.
Francesca: Non è ovviamente come dal vivo, ma la sicurezza è la cosa più importante. Spero che questa estate si possano proporre dei concerti in sicurezza.

Francesca hai progetti in corso?

Francesca: Il 5 marzo uscirà FEAT riedizione con “Chiamami per nome” con Federico e altri featuring. Il 25 febbraio, che è il mio compleanno, lo festeggio così: uscirà il mio primo podcast, che si interroga su per cosa lottano le donne oggi. È un podcast in cui ospiterò donne e uomini su vari temi.

“È un testo che mi emoziona molto” (Francesca Michielin)

Federico, ai giovani artisti consigli di produrre senza sosta, oppure di aspettare?

Fedez: La musica è sempre più veloce. Ma ai giovani artisti io consiglio di fare quello che vogliono, tanto non seguono consigli! (ride)

Francesca, tu senti l’urgenza di essere presente?

Francesca: Viviamo in un periodo storico molto bulimico dal punto di vista comunicativo. Se non posti quasi non esisti. Se non pubblichi musica sembra che tu non abbia valore. Secondo me invece bisogna provare anche a non seguire questa fiumana, bisogna anche avere il coraggio di fermarsi e di fare delle scelte anche un po’ controcorrente e dire qualcosa quando si ha veramente qualcosa da dire.

Che cosa vi lascerà questo periodo?

Fedez: Se devo vedere il bicchiere mezzo pieno, una cosa che mi ha lasciato questo periodo è uno spirito di appartenenza che prima non sentivo proprio. Sapere che facciamo parte di una collettività, sentire il Paese, percepire di far parte di un Paese, non so come spiegare… È una sensazione nuova per me che non ho mai provato. Anzi: fin da giovane c’era più un istinto di repulsione in tal senso! Spero che rimanga, perché non è detto che rimanga!
Francesca: Io in merito al podcast ho sentito proprio l’esigenza di iniziare a parlare di alcuni temi. Ovviamente io faccio canzoni, però in qualche modo ho anche una responsabilità e mi piace anche condividere determinati messaggi con il mio pubblico, come ad esempio la body positivity, la sessualizzazione della donna, la parità di genere.

Fedez, giocherai con la tua voce nella tua futura carriera?

Fedez: Io faccio di necessità virtù. Purtroppo la natura non mi ha dato la voce di Céline Dion! (ride) Ogni tanto, quando faccio lezione di canto, vedo il mio maestro che fa una faccia schifata e disgustata! (ride) C’è la voglia… Un po’ rappo e un po’ canto, ma conosco i miei limiti. Non mi metterò a fare dei brani alla Claudio Villa!

Francesca, suonerai qualche strumento sul palco di Sanremo?

Francesca: Non posso dire niente su questa cosa degli strumenti. Vi prometto che vi stupirò! Farò qualcosa che non ho mai fatto. So che sembra strano detto da me, però per me stare davanti a un’asta con un microfono, senza avere nessuna coperta di Linus attorno, è una grande evoluzione. Per me cantare e basta è una cosa difficilissima su cui mi sto allenando molto. Non posso dire altro.

Quindi non porterai il sintetizzatore all’Ariston?

Mi porterò tutti gli strumenti che possiedo nel monolocale che sarà la mia casetta nella settimana di Sanremo, ma sul palco voglio essere pulita e comunicare con il pubblico senza nessun filtro.

Ci state pensando all’Eurovision?
(Eurovision Song Contest, festival musicale internazionale nato nel 1956 a Lugano e organizzato annualmente dai membri dell’Unione Europea di Radiodiffusione, in programma dal 18 al 22 maggio, NdR)

Fedez: Io non ci penso! La mia vita ad oggi arriva a Sanremo e, nelle due settimane dopo, devo diventare nuovamente papà. Non guardo oltre questo. Non ci penso neanche.
Francesca: Sono molto concentrata sul pezzo, su Sanremo, sul lanciare un bel messaggio, sul fare una bella performance. Al resto non ci penso.

Qui sotto un piccolo estratto video della conferenza stampa:

NOTA: Le domande dell’intervista sono state raccolte durante la conferenza stampa tra le domande poste dai giornalisti che hanno partecipato.

Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
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