Ultimo aggiornamento 20 Maggio 2022
Ho partecipato, come inviata del portale DaSapere, alla conferenza stampa online in cui Arisa ha presentato la sua partecipazione allo scorso Festival di Sanremo.
La cantante ha risposto alle domande dei giornalisti collegati in streaming su Zoom.
NOTA: Ha vinto, su RaiUno, “Ballando con le Stelle”. Durante questa intervista, all’affermazione “Ti manca il ballo e poi hai fatto tutto!” aveva risposto: “Io ballo nella mia stanzetta, nella cameretta! Però me la cavicchio…”. Chissà se il desiderio di partecipare a “Ballando” le sia venuto proprio qui!

A che punto eravamo al momento dell’intervista:
Arisa era in gara con il brano “Potevi fare di più” (Pipshow Srl, licenza esclusiva di Believe Digital Srl), contenuto nel suo album di inediti, la cui uscita era prevista per aprile/maggio, come annunciava durante la conferenza stampa Riccardo Vitanza, fondatore e direttore di Parole & Dintorni, agenzia di comunicazione specializzata in relazioni con i media nel settore dello spettacolo (in particolare quello musicale). L’album invece è uscito il 26 novembre e si intitola “Ero romantica”.
“Potevi fare di più”, scritto da Gigi D’Alessio, parla di un momento di liberazione da una relazione tossica. Racconta la storia di una donna che cerca la forza di dire basta a un amore che si è spento e ai continui tentativi di tenerlo in piedi.
“Oggi posso fare a meno di tutto, tranne che di me”








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata!
Contattami!
La settima volta al Festival, decimo posto
L’artista al Festival di Sanremo si è aggiudicata due vittorie: la prima nel 2009, nella categoria Nuove Proposte, con il brano “Sincerità”, e la seconda nel 2014 nella categoria Campioni con “Controvento”. Nel 2015, inoltre, Arisa è stata co-conduttrice della 65° edizione del Festival. Quella del 2021 è stata la settima partecipazione al Festival e si è classificata al decimo posto.




L’intervista
Perché hai scelto di portare a Sanremo un brano di Gigi D’Alessio?
Ho scelto di cantare una canzone di Gigi perché quando ho ascoltato il brano ho sentito una grandissima verità nel testo, ho sentito autenticità. Ho bisogno di cantare cose autentiche. Quando gli altri scrivono per me, io chiedo sempre “scrivi per te, con quello che senti tu”. Trovo davvero che Gigi sia un maestro della musica. Gigi è una persona molto sensibile e poi perché mi voglio avvicinare alla mia terra, ma non posso cantare in lucano!
Cosa significa per te il ritorno sul palco dell’Ariston?
Significa che quando qualcosa ti dà tanto, poi devi restituire. Sarà un Festival con tante difficoltà. Gli artisti in generale sono degli intrattenitori. Vado lì a fare il mio lavoro. È la voglia di adattarsi anche alle situazioni più difficili. Almeno proviamoci!
La canzone va nel profondo dell’animo di una donna per parlare di una relazione tossica. Che messaggio vuoi che arrivi alle donne?
Un messaggio non solo alle donne, ma un po’ a tutti. Quando ci troviamo in una situazione che non ci rende felici ci vuole la consapevolezza del fatto che possiamo essere felici. La felicità esiste. Ma bisogna prendersi la responsabilità di cambiare.
Questo testo di rinascita ha un valore speciale in questo momento?
Secondo me sì. Il lockdown ha messo a dura prova le convivenze, soprattutto per chi vive in spazi ristretti e penso che molte coppie siano scoppiate! Durante il lockdown pensavi al tuo qui e ora, dentro il tuo spazio. Sarà una canzone molto compresa.
Ti rispecchi nella storia tossica di cui parla il testo?
Mi rispecchio tantissimo! Mi sono trovata molte volte a parlare di me con Gigi. Penso che gli amori tossici siano capitati a tutti e può essere anche che per tutta la vita cerchiamo solo quelli. Tutte le cose che ci arrivano sono delle prove. Ciò che non ti uccide, ti fortifica.
Come ti sei organizzata per Sanremo?
Ho preso una casa per me e per tutto il mio staff, in cui vivremo questo momento tutti insieme in armonia. Non si può fermare tutto. Tirarsi indietro sarebbe stato un errore!
Nei tuoi temi, hai parlato di body positive e canti l’amore da diversi anni. Cosa hai imparato sull’amore?
Per citare Tiziano Ferro, direi che l’amore è una cosa semplice. Quando ci sono tanti problemi significa che non siamo sulla stessa linea d’onda e non ci rendiamo conto che il tempo per essere felici è poco. Non ci rendiamo conto che sprechiamo il nostro tempo. Il mio messaggio per l’amore è di quelle robe che trovi nei Baci Perugina, tipo “Voglio stare con te” (ride)
Ultimamente dici spesso che hai imparato a volerti bene. L’ambiente discografico aiuta a volersi bene o nei confronti delle donne è particolarmente esigente?
Essere donne è sempre molto difficile. Le donne si complicano la vita, in più l’ambiente discografico ha ai vertici tanti uomini. Però, per fortuna, abbiamo i mezzi per sviluppare con molta consapevolezza l’amore per noi stesse, abbiamo un istinto materno di bontà insito dentro di noi che ci salva.
Cosa significa prendere consapevolezza di noi stessi e amarsi?
L’amore per se stessi non deve sfociare nel narcisismo, che è una chiusura. Deve essere un sentirsi in grado e meritevoli di stare al mondo. Io non ti faccio del male, ma neanche tu devi fare del male a me. È una sorta di correttezza e lealtà che si sviluppa verso se stessi e verso gli altri.




“Il mio messaggio per l’amore è di quelle robe che trovi nei Baci Perugina”




Canti, reciti, conduci, sei un’Artista a 360 gradi. Ti manca il ballo e poi hai fatto tutto! C’è una conduzione nel tuo futuro?
Io ballo nella mia stanzetta, nella cameretta! Però me la cavicchio, perché amo la musica in tutte le sue forme! Per ora mi sto dedicando tantissimo ad Amici. Sono felice di stare vicino alle passioni di questi giovani e di stare vicino a Maria. Mi ritengo fortunata per questo lavoro. Ho fatto tantissime cose meravigliose. Ma per ora non sto programmando niente.
Cosa hai fatto in estate?
Il 22 luglio ho fatto un concerto alla Versiliana di Marina di Pietrasanta. Poi ho fatto pochi concerti. Piccoli, ma li ho fatti. La mia voce ha bisogno di uscire fuori. Mi piace proprio cantare! Io canterei dappertutto! Io sono sulla Terra per fare questo! Anche perché a fare tutto il resto sono un disastro!
Hai imparato qualcosa di nuovo in questo periodo?
Ho scritto delle canzoni. Ho preso coraggio e mi sono messa a scrivere in napoletano. Non solo perché non sono una cima in inglese! Ci tengo molto alla tradizione italiana. Abbiamo tanto da dare con la nostra cultura. Poi ho imparato che devo darmi delle opportunità, senza ricercare troppo lontano dall’albero.
Cosa pensi del live streaming?
È bellissimo per sconfiggere le minacce esterne, per dire “Noi ci siamo, andiamo avanti”. Ho visto il concerto dei Negramaro ed è stato bellissimo! Però io non faccio testo perché vengo da una terra, la Basilicata, dove ci si adatta un po’ a tutto! (ride) Sono una signorina che si adatta!
Cosa ti mancherà del Festival tradizionale?
Mi mancherà il passaggio dentro Sanremo con la calca, con la gente che ti aspetta. Mancherà la grande festa. Mancherà il pubblico, che ti fa capire se stai facendo bene o male. Io guardo molto le persone quando canto e cerco di intravedere nei loro occhi se li sto rendendo felici o meno. Questo riscontro mi mancherà tanto.
Hai scartato delle cover per la serata dei duetti di Sanremo? Con chi vorresti duettare?
Volevo “ogni scarrafone è bello a mamma soja”, ma poi ne ho scelta un’altra più bella (ride). Mi piacerebbe duettare con Stevie Wonder.
Negli ultimi anni hai avuto una vita discografica un po’ travagliata. Ora, con Believe, sei indipendente. Prima non eri “padrona” della tua musica?
Ero inesperta. Non ero padrona e non avrei neanche potuto esserlo, perché non ero in grado. Ora sono più coraggiosa. Se penso che una canzone sia bella, vado avanti, anche se il mio interlocutore mi dice che non è granché.
Quella di Sanremo sarà una canzone dalle sonorità soul?
Ha delle sonorità un po’ sognanti, soffici. Non penso che sia qualcosa di soul. Penso che sia qualcosa di profondamente melodico, viscerale, anche molto molto soffice e delicato. Io onestamente sono nata pignola: non è che mi metto a fare la cantante nera! Non ce la posso fare!
In che periodo evolutivo artistico e personale ti senti?
Mi sento in crescita e vado diritta. Oggi posso fare a meno di tutto, tranne che di me!
Sei cambiata molto nel corso della tua carriera. Sei in continuo cambiamento…
Cambio da prima di essere Arisa! Io sono una che ha bisogno di vedersi diversa. Perché sono un’esteta e un’estetista. Cambio perché il cambiare mi dà diversi punti di vista. È una cosa che sto cercando di spiegare anche alla mia psicologa, ma non è facile.
“Per andare al CET (La scuola di Mogol, NdR) eravamo partiti tutti dalla Basilicata con l’autobus”




Breve bio di Arisa
Nel corso della sua carriera Arisa si è contraddistinta per il suo raffinato timbro vocale e per la sua versatilità: oltre alla carriera nella musica, ha anche lavorato nel mondo cinematografico, come attrice e doppiatrice, e in ambito televisivo, come giudice di importanti talent show (X Factor e Amici) e come presenza fissa in programmi televisivi (Victor Victoria – Niente è come sembra).
Ha all’attivo sei album in studio, un Ep e due raccolte, vanta quattro certificazioni Platino (con “Malamorenò”, “La notte”, “Meraviglioso amore mio”, “Controvento”) e due certificazioni oro (con “L’amore è un’altra cosa” e “Guardando il cielo”).
Si è aggiudicata vari riconoscimenti, tra i quali il Premio AssomusicaCasa Sanremo e il Premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo 2009, un Venice Music Awards nel2009, il Premio Lunezia e il Premio Sala Stampa al Festival di Sanremo 2012, due Wind Music Awards, un Premio TV – Premio regia televisiva, oltre ad una candidatura al Premio Amnesty Italia (nel 2016per il valore letterario del brano “Gaia”) e due al Nastro d’argento nella categoria migliore canzone originale (nel 2017 per “Ho perso il mio amore” e nel 2018 per “Ho cambiato i piani”).




Per seguire Arisa…
Instagram www.instagram.com/arisamusic
Facebook www.facebook.com/ArisaOfficialPage
Twitter www.twitter.com/ARISA_OFFICIAL
YouTube www.youtube.com/channel/UCLh4IxTgglCMS8tgY6FrprQ
NOTA: Le domande dell’intervista sono state raccolte durante la conferenza stampa tra le domande poste dai giornalisti che hanno partecipato.
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
Iscriviti alla Newsletter per non perderti nessun articolo! Compila il form in home page