Ultimo aggiornamento 27 Aprile 2023

L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 1 agosto 2015

Respirando in famiglia la storia dell’aristocrazia italiana, la vita professionale del Marchese della Fontanazza ruota tutta attorno a questo tema.
Ne parliamo con lui direttamente…

Come mai ti trovi a Viareggio?
Qui 12 anni fa ho aperto il primo (e unico) studio di consulenza legale in Italia specializzato in diritto nobiliare. Abitavo a Lucca e in estate venivo a Viareggio con i genitori e i nonni. Poi la casa l’ho ristrutturata e adesso vivo qui in pianta stabile. Quando da bambino mi chiedevano dove volevo vivere, rispondevo “A Viareggio”!

“Ho aperto il primo (e unico) studio di consulenza legale in Italia specializzato in diritto nobiliare”

Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza a Villa Bertelli a Forte dei Marmi, in occasione del convegno celebrativo istituzione del Comune
A Villa Bertelli a Forte dei Marmi, in occasione del convegno celebrativo istituzione del Comune

La tua famiglia fa parte della storia di Lucca…
Come famiglia sì, siamo lucchesi da sempre. Nel 2012 abbiamo festeggiato 1050 anni di storia a Lucca.

Spiegaci tutte le componenti del tuo lungo nome
Allora, il cognome è Petrini Mansi della Fontanazza. Il predicato “della Fontanazza” rappresenta il feudo su cui il titolo della casata è poggiato, privilegio questo, di aggiungere al cognome il predicato, che il nostro ordinamento, repubblicano, prevede per le famiglie aristocratiche. Quindi sui cognomi Petrini Mansi possiedo il titolo di Conte Palatino, mentre il titolo di Marchese, ad appannaggio del solo capofamiglia, si radica sul feudo della Fontanazza. A questi titoli si deve aggiungere quello di Patrizio di Lucca spettante indistintamente ai maschi e femmine della Famiglia.

“Quando da bambino mi chiedevano dove volevo vivere, rispondevo ‘A Viareggio’!”

Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza Campidoglio, con il Marchese Giovanni Nicastro Guidiccioni
Campidoglio, con il Marchese Giovanni Nicastro Guidiccioni

Ovvero?
Lucca è sempre stata una Repubblica oligarchica, cioè governata da poche famiglie aristocratiche a cui subentrarono i Principi Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi, che governarono con il titolo di Principi di Lucca. Dopo di loro nel 1815 il Congresso di Vienna nominò Sovrano Carlo Lodovico Borbone Parma con la reggenza della madre Maria Luisa Borbone Spagna, perciò Lucca divenne Ducato. A quel punto, a tutte le nobili famiglie lucchesi che dimostrarono di aver goduto almeno per 4 generazioni continue dell’Anzianato e per tutte quelle che provarono almeno 200 anni ininterrotti di nobiltà, fu riconosciuto il diritto di iscriversi alla classe del Patriziato Lucchese. Da allora i Mansi, i Bernardini, Bottini, Cenami e poche altre casate sono Patrizie di Lucca.

Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza con la Principessa Giorgia Pacelli
Con la Principessa Giorgia Pacelli

Hai fatto uno studio sul Patriziato Lucchese…
Sì, l’ho presentato lo scorso anno al 3° Convegno di Studi sul Diritto Nobiliare a Roma ed è stato pubblicato quest’anno dalla Pisa University Press all’interno degli atti del Convegno “La Nobiltà Civica”. È uno studio di circa 40 pagine, ho ripreso un lavoro importante che fu fatto negli anni Novanta del secolo scorso da Gerardo Mansi, aggiornando i dati genealogici di tutte le famiglie presenti fino ad oggi. Ho trattato il Patriziato in generale, quando e perché il Duca di Lucca sentì l’esigenza di istituirlo nel Libro d’Oro del 1826.

Quante sono le famiglie patrizie lucchesi?
Nel 1826 erano 62, oggi fiorenti sono 19 e buona parte di esse vivono ancora stabilmente a Lucca.

Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza a Villa Bertelli per il convegno celebrativo dell'istituzione del Comune con Niccolo ed Anna Ridolfi Marchesi di Montescudaio
A Villa Bertelli per il convegno celebrativo dell’istituzione del Comune, con Niccolò e Anna Ridolfi, Marchesi di Montescudaio, con le loro figlie

Insegni all’Università…
Tutto il lavoro che ho portato avanti in questi 12 anni, con i miei studi sul diritto nobiliare, mi ha condotto a riportare in Italia il Diritto Nobiliare e le Scienze Araldiche in ambito universitario, istituendo il primo corso universitario, post monarchia, di perfezionamento in Diritto Nobiliare e Scienze Araldiche. E visto il successo riscontrato, l’Ateneo ha deciso per l’anno accademico 2014/2015 di ampliare le discipline aggiungendo il Cerimoniale andando così a rilasciare un diploma di specializzazione. È un corso aperto a tutti. L’80% è composto da laureati che provengono da Giurisprudenza, Storia, Storia dell’Arte, ma ci sono anche diplomati che seguono l’argomento per passione personale. Il corso è istituito presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma ed è molto seguito sia in Italia che all’estero grazie al metodo e-learning.

Come sei arrivato a istituire questo corso?
Sono stato per cinque anni nelle Università italiane a presentare il progetto affinché mi facessero realizzare il percorso formativo. L’Università Pontificia è quella che mi ha dato questa opportunità. È un corso che dura un anno accademico, da seguire in loco o via internet. Io sono docente di Diritto Nobiliare Comparato e Diritto dell’Arbitrato, oltre ad essere coordinatore del corso.

Per quanto riguarda il tuo Studio a Viareggio, le persone che si rivolgono a te di cosa hanno bisogno?
Posso fare qualche esempio. Sono persone che hanno bisogno della tutela del proprio cognome che appartiene solitamente alla storia del nostro paese oppure che desiderano aggiungere al proprio cognome quello della mamma, della nonna ecc., quando si tratta di cognomi nobili che altrimenti andrebbero perduti. Ma spesso mi trovo anche a dirimere liti familiari per l’utilizzo di un titolo inscindibilmente legato ad un cognome. Alcuni esempi? Pensiamo alla simpaticissima Contessa Marta Marzotto, che divorziando dal marito Conte Umberto ha perso il diritto all’uso legale del cognome e dell’annesso titolo nobiliare. Ma data la riconoscibilità acquisita con tale cognome, può continuare a fregiarsene con la conseguenza di venire socialmente appellata Contessa. Chi la riconoscerebbe se tornasse a presentarsi come Marta Vacondio? (cognome da nubile).

Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza con S.A. il Principe Ottaviano de' Medici di Toscana e la Contessa Katia Melzi d'Eril
Con S.A. il Principe Ottaviano de’ Medici di Toscana e la Contessa Katia Melzi d’Eril

Parliamo dell’Annuario della Nobiltà Italiana…
Ancora grazie ai miei studi, sono stato nominato Consultore-corrispondente per la Toscana dell’Annuario della Nobiltà Italiana, che è il più importante repertorio genealogico delle famiglie aristocratiche italiane. L’ultima edizione, la XXXII, uscita pochi mesi fa è un volume di circa 2500 pagine consultabile in tutte le biblioteche pubbliche capoluogo di provincia. Esce di media ogni due anni e riporta fedelmente tutti i cognomi aristocratici con gli aggiornamenti genealogici. È su carta e non esiste versione telematica. Vi sono riportate nascite, morti, separazioni, divorzi, annullamenti di matrimoni, adozioni, aggregazioni… Tutti i dati che influiscono sulla genealogia della famiglia. È un lavoro di raccolta dati abbastanza cospicuo, che richiede di mantenere i contatti con tutti i capi famiglia per avere i costanti aggiornamenti. Da settembre con il direttore ed editore Andrea Borella presenteremo una nuova opera editoriale: il Carnet d’adresses mondaines, l’elenco aggiornato di tutta l’Italia che conta.

inaugurazione mostra di fotografia a Roma con il Conte Vieri Franchini Stappo Mons Luigi Casolini il Principe Stefano Pignatelli di Cerchiara
Inaugurazione mostra di fotografia a Roma, con il Conte Vieri Franchini Stappo, Mons. Luigi Casolini, il Principe Stefano Pignatelli di Cerchiara
cinzia donati giornalista e blogger 2

Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!

Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata!
Contattami!

Botta&Risposta

Che scuole hai frequentato: Liceo e Giurisprudenza
Andavi bene a scuola: Sì, mi impegnavo
Quando eri bambino, da grande volevi fare: Avvocato
Prima professione: Giurista
Professione attuale: Giurista e docente universitario
Cosa fai nel tempo libero: Sport (palestra), vado in bicicletta, leggo la storia, leggo Quattroruote e riviste di automobili, vado ai mercatini di antiquariato, visito città e mostre d’arte
Sai cucinare: No
Cosa ordini al ristorante: Pasta o carne, anche la pizza
Cosa ordini come aperitivo: Spritz o Champagne
La vacanza ideale: In inverno sulla neve, in estate al mare, con gite dedicate all’arte e alla cultura
Sito web preferito: AutoScout24.it e ilmeteo.it
La suoneria sul tuo cellulare: Quella classica da telefono (non sono tecnologico)
Cosa guardi in tv: Film d’avventura e sentimentali, oltre a serie tv
Cosa ascolti alla radio: Ascolto Radio DeeJay, RTL o Subasio
L’ultimo regalo che ti sei fatto: Il loden
Sei religioso:
In politica, destra o sinistra: Apolitico totalmente
Un tuo vizio: Non fumo, bevo pochissimo… Non lo so!
Un tuo pregio: Il carattere sempre disponibile, calmo, parlo con tutti facilmente
Un tuo difetto: A volte posso sembrare pignolo
Ricevi complimenti per: L’impegno e la passione con cui svolgo il mio lavoro
Ricevi critiche per: Purtroppo spesso le critiche non vengono fatte direttamente ed è un errore, perché, se sono costruttive, sono importanti per confrontarsi
Il motto: “Omnes redierunt ego solus Mansi”, è il motto di famiglia: “Di quei Mansi che da Magonza nel 962 al seguito di Ottone I arrivarono a Lucca, ne rimase solo uno”
Il luogo più bello della Versilia: La Versilia… tutta
Un genio: Leonardo Da Vinci
Un eroe: Alessandro Il Grande
Un nemico: La guerra
Il sogno: Un benessere condiviso
Progetti futuri: Professionalmente, riprendere l’Università a settembre e continuare a lavorare per le famiglie aristocratiche italiane
Il libro della tua vita: Ora non posso che dire “Vestivamo alla marinara” di Susanna Agnelli
La canzone: Quelle di Mina, Ornella Vanoni, Mia Martini
Il film: “Il Marchese del Grillo” (ride)

al Roof Hotel Principe di Forte dei Marmi con Loretta Grazzini il Marchese Giuseppe Ferrajoli di Filacciano e il Conte Guido Anzilotti
Al Roof Hotel Principe di Forte dei Marmi, con Loretta Grazzini, il Marchese Giuseppe Ferrajoli di Filacciano e il Conte Guido Anzilotti

Chi è

Il Conte Prof. Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza e Patrizio di Lucca nasce a Lucca nel 1975, dimora a Viareggio, Lucca e Roma.
Respirando in famiglia la storia dell’aristocrazia italiana decide di abbinarla agli studi giuridici conseguendo la laurea con una tesi sul Diritto Nobiliare.
Fonda a Viareggio il primo studio legale in Italia dedicato esclusivamente al Diritto Nobiliare.
Specializzato in Diritto Nobiliare e Scienze Araldiche viene iscritto quale esperto Consulente Tecnico d’Ufficio presso il Tribunale di Lucca.
Riprende le tradizioni familiari come autore di numerosi articoli, pubblicati dalla Pisa University Press, sul diritto nobiliare in generale e in particolare sulla storia delle famiglie aristocratiche italiane che vengono trattati nei Convegni che organizza o a cui partecipa come oratore.

L’aggiornamento

Trattandosi di un’intervista realizzata nel 2015, abbiamo chiesto al Marchese della Fontanazza di scrivere per noi un aggiornamento, accompagnato da qualche foto nuova

<<Rileggendo l’intervista del 2015 è un po’ come voltarmi indietro, io che non lo faccio mai, e ripercorrere anni di intenso e proficuo lavoro principalmente di promotore culturale. Agli impegni riportati se ne sono aggiunti altri, fecondi di socialità, cultura e raccolta fondi per chi è meno fortunato di noi…

È appena uscito (1 marzo 2023) il mio primo romanzo “Il Palcoscenico della Marchesa – Una Chic delle buone maniere” ed. OpenOne di Pietrasanta, presentato a Lugano (Svizzera), Roma, Milano, Montecatini Terme, Venezia e prossimamente con la bella stagione ad Abano Terme, Perugia, Viareggio, Lucca, Castelnuovo di Garfagnana e Livorno.

Conferenziere in innumerevoli convegni e simposi, tra i tanti, quelli del 2022: alla Bussola di Focette ho organizzato il pomeriggio dedicato al rapporto privilegiato tra Guglielmo Marconi e la Versilia dialogando con la figlia Principessa Elettra Marconi Giovanelli e il nipote Principe Guglielmo Marconi Giovanelli; a Roma presso il Campidoglio ho organizzato e presieduto un simposio “Clero, Diplomazia ed Aristocrazia per la pace” dialogando con S.E. Todor Stoyanov Ambasciatore di Bulgaria presso la Repubblica Italiana, il Principe Alduino di Ventimiglia, M.R. Luigi Francesco Can. Casolini di Sersale, il Console Generale Avv. Gennaro Famiglietti, il Diplomatico Paolo Sabbatini appena rientrato da Bruxelles dove ha diretto l’Istituto italiano di cultura, il Principe Giuseppe Grifeo di Partanna, l’Avv. Antonella Sotira Frangipane e il Marchese mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona. A cui è seguito un ricevimento a Palazzo Ferrajoli.>>

Tavolo dei relatori da sx Sen. Benedetti Valentini, Principe Moncada Zarbo di Monforte, Marchese della Fontanazza, Sotira Frangipane, Can. Casolini di Sersale ok
Tavolo dei relatori: da sinistra Sen. Benedetti Valentini, Principe Moncada Zarbo di Monforte, Marchese della Fontanazza, Sotira Frangipane, Can. Casolini di Sersale

Tantissime sono le attività che qui non riportiamo al completo, dandoci appuntamento prossimamente per una nuova intervista/tortura, dove gli chiederemo tutti gli aggiornamenti!

Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?

L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te

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