Ultimo aggiornamento 20 Ottobre 2023
Come vive un modello? Che vita fa?
Fa sacrifici o sono solo cose belle?
Esistono le proposte indecenti?
Di tutti questi interrogativi – tipiche domande da vera e propria “tortura”! – ne parliamo con John D’Ambrosio, che di professione fa il modello.

La tortura!
Partiamo dall’inizio! Chi sei e cosa fai?
Sono John D’Ambrosio, modello professionista d’alta moda. Lavoro in questo settore da molti anni. Sfilare e posare mi ha dato sicurezza, il dominio della passerella fa il suo effetto! Dove gli altri si fermavano, io ho continuato, si può dire soffrendo, ma ne è valsa la pena. A volte facendomi giudicare, per dare poi alla fine l’effetto sorpresa di ciò che sono diventato. Che altro dire di me? Sono un ragazzo amante dell’arte in tutte le sue forme, un ragazzo pieno di vita e di grinta, non mi pongo limiti e cerco di dare il meglio in ciò che faccio. Amo il mio lavoro, penso che un giorno senza una passerella o un obbiettivo fotografico morirei!
Le esperienze lavorative più importanti che ricordi con piacere?
Ho alle spalle un bagaglio immenso di lavori, ma posso dire che l’esperienza più importante è stata con un famoso marchio internazionale, grazie al quale fra pochissimi mesi uscirò su famose copertine di moda. Per ora non posso fare nomi. È stata un’esperienza che mi ha fatto maturare e crescere sia lavorativamente sia come essere umano.
“Penso che un giorno senza una passerella o un obbiettivo fotografico morirei!”

Invece l’esperienza negativa, se c’è?
Di esperienze negative non ricordo di averne avute, a parte al tempo del primissimo lavoro in cui mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Cercavo di seguire il mio istinto e di fidarmi di esso, poi tutto è andato in automatico.
Qual è la difficoltà più importante che incontri nella tua professione?
Penso che vivere in questo mondo sia tanto bello, ma anche tanto difficile. Viaggi, ti diverti tra vita di lusso, donne, feste… Ti godi la vita a 360 gradi, ti senti onnipotente, a volte cominci a snobbare persone che prima ritenevi come te e cominci a vedere con occhi diversi quasi tutti. Questo è uno degli aspetti che non mi appartiene. Io sono e sarò sempre me stesso. Il secondo aspetto è che devi costantemente prenderti cura del tuo corpo, con diete rigide e a volte soffrendo la fame per poter entrare in determinati requisiti che i clienti chiedono. Ma è il nostro lavoro e ormai è un’abitudine e amo anche questo aspetto.



Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Il complimento ricevuto in ambito lavorativo che ti ha fatto più piacere?
È stato durante un lavoro a Montecarlo. Lo stilista a fine lavoro mi ha detto: “Sei una bellezza, pochi hanno la tua raffinatezza e i tuoi lineamenti sono sprecati per l’Italia. Dovresti varcare i confini”.
Invece la critica che ti ha dato più fastidio?
Ho sempre preso le critiche come punti costruttivi del miglioramento di me stesso. Ovviamente all’inizio devi imparare a camminare e a porti in determinati modi, a vedere il mondo in prospettive diverse. A volte me ne dimenticavo e venivo spesso “messo in riga”! Poi ho capito.

La storia delle proposte indecenti per lavorare nel tuo campo è vera? O è una leggenda metropolitana? Tu hai mai ricevuto proposte indecenti?
Ma assolutamente è una grande cavolata! Non dico che non esiste, ma come in ogni altro ambiente. Sono pregiudizi che mettono in cattiva luce il nostro mestiere. A noi nessuno regala niente e per arrivare a determinati livelli facciamo molti sacrifici. È anche vero che vivo in un mondo abbastanza diverso dal comune e chi non lo vive ci sta che abbia pregiudizi. Personalmente non ho mai ricevuto proposte indecenti. Nei backstage siamo concentrati a dare il meglio, spesso non ci guardiamo neanche in faccia. Abbiamo regole molto ferree, la professionalità viene prima di tutto.

Ci sono persone o personaggi a cui ti ispiri o da cui prendi esempio in campo lavorativo?
Assolutamente no. Mi ispiro a me stesso, al mio stato d’animo. Cerco di dare vita a ciò che indosso, dandogli il giusto valore e la giusta armonia, ispirandomi alle mie sensazioni.
Come si svolge la tua giornata lavorativa ideale?
Mi sveglio, bevo 1 litro di acqua, faccio 30 minuti di yoga completo e 10 minuti di yoga facciale. Prima di un evento digiuno per 12 ore per tenere ben a tiro il corpo. Vengo mandato a fare trattamenti e massaggi per il viso e per il corpo. Mi alleno per 40 minuti e si parte per l’evento. Posso dire che veniamo coccolati e viziati tra trattamenti estetici e massaggi!
“Abbiamo regole molto ferree, la professionalità viene prima di tutto”

Quando non lavori, cosa fai? Quali sono le tue passioni oppure hobby?
La mia giornata di riposo quando non lavoro si svolge tra allenamento, cure del corpo, poi amo stare con la mia famiglia e ci passo molto tempo. Ho Bora, la mia cucciola rottweiler, che è con me da 5 anni e ha visto tutta la mia evoluzione. Non sono un ragazzo da discoteche o cose del genere, amo la tranquillità, quindi cerco di andare a teatro, a cena in determinati luoghi…
Progetti futuri?
Ce ne sono! Posso dire che a maggio ci sarà un grandissimo progetto: una tournée d’alta moda che coinvolgerà le città più importanti della moda internazionale, tra cui Milano, Londra, Parigi, Miami. Sarà una sorpresa per le mie fan!
“Non sono un ragazzo da discoteche o cose del genere, amo la tranquillità”

I ringraziamenti finali!
Vorrei ringraziare il mio manager Antonio D’Anna che mi supporta in ogni lavoro. Oltre a essere un amico e il mio manager, è anche un fratello. Quando ero più giovane lavoravo nel suo negozio di scarpe a Sperlonga (Latina) come commesso.
E vorrei aggiungere un ringraziamento speciale al negozio Tammetta di Fondi (Latina) che mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere facendomi indossare i loro capi.
Chi è John D’Ambrosio
Nato a: Terracina (provincia di Latina)
Il: 12 settembre 1997
Dove possiamo trovarlo
Su Instagram j_dambrosio12

Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
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L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
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