Ultimo aggiornamento 9 Novembre 2023
Vi accompagno alla scoperta del mondo di Karen Del Greco, che fa cose meravigliose, ma non essendo autocelebrativa (lo dice durante la “tortura”!) alcune di esse le sanno ancora in pochi.
Come ad esempio il fatto che è candidata al Women At The Top 2023 del Sole 24 Ore oppure che ha brevettato il metodo di insegnamento “diversamente musical” ed è forse l’unica in Italia a svolgere questa attività.
Scopriamo il mondo di Karen in questa “tortura”.

La tortura!
Karen, raccontaci come siamo arrivati qui, a questa “tortura”!
Ho pensato alla tua “tortura” per farmi conoscere un po’ di più sul territorio, perché mi stanno contattando persone da tutta Italia e penso che ora sia il momento giusto!
Di cosa hanno bisogno le persone che ti contattano?
Di una insegnante di musical nel campo della disabilità, in situazione di inclusione.
Sei l’unica in Italia a fare il tuo lavoro?
Al momento della laurea, nel 2021, l’unica altra realtà simile alla mia era a Londra, quindi ora possiamo dire che, se non sono l’unica, sono comunque una delle pochissime. La mia tesi era sperimentale sul tema dell’utilizzo del musical, quindi recitazione, canto e danza, nel campo delle disabilità.

“Nel 2021, l’unica altra realtà simile alla mia era a Londra”

Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
(La domanda che segue è brutta, ma qualcuno doveva pur farla!)
Perché hai bisogno di specificare che lavori con i disabili, dato che nel mondo dello spettacolo ce ne sono già tanti?
Perché io creo un gruppo, tra persone disabili e non, che poi andrà a fare un musical in cui inserisco persone con diversi gradi di differente abilità.
Per capirci: più gravi e meno gravi?
Sì (ride, perché queste non sono le parole corrette da usare, ma purtroppo sono al momento le più chiare)
Raccontaci l’iter partendo da quando una persona ti contatta fino allo spettacolo
Fissiamo un appuntamento e una prima lezione gratuita conoscitiva frontale uno a uno con me, per conoscerci reciprocamente, per valutare. Mi faccio spiegare la tipologia di disabilità, dal diretto interessato o dall’accompagnatore, poi a seconda della tipologia ci sono diversi tipi di lezione, a seconda del livello di vocalità e intonazione ad esempio, che potrebbe essere a zero oppure già con una preparazione. È proprio un’indagine sulla persona, perché ognuno è diverso e da questo primo incontro devo capire la persona cosa vuole fare, cosa gli piace, cosa sa già fare. Costruisco un pigiama su ogni persona!


“Costruisco un pigiama su ogni persona!”
Che età ha il tuo allievo ideale?
Da 4 anni a 99.
Dopo la prima lezione conoscitiva cosa succede?
Si inizia il corso, se il livello base lo permette. Se invece c’è qualche aspetto da migliorare, prima si fa qualche lezione da soli con me dove porto l’allievo al livello base.
Una volta creato il gruppo come procedi?
Al momento ho due gruppi attivi che stanno preparando due spettacoli diversi. Ogni gruppo, di circa quindici persone, fa due spettacoli differenti nell’arco di un anno, in genere a giugno e a dicembre. Si tratta di due spettacoli inediti prodotti da K-Antares, su cover edite, con la regia di Lorenzo Simonini, mio marito.

Nota: Lorenzo è già stato “torturato”, la sua intervista si trova qui (ma dopo torna qui che dobbiamo raccontare tante cose!)
Come ti promuovi?
Abbiamo attive diverse collaborazioni sul territorio e partecipiamo gratuitamente come ospiti a eventi e manifestazioni. Poi… Spero… Con questa tortura!
Qual è esattamente il tuo ruolo dentro K-Antares?
Insegno canto, recitazione e danza, specificando che la danza in questo caso si tratta di gestualità e movimentazione, o meglio di gesti legati alla musica.
Chi sono i tuoi collaboratori?
Deanna Picchi è il mio braccio destro. Soyenn Picchi è un altro braccio destro. Laila Fini è il terzo braccio destro! Sono le mie collaboratrici fidate.
Che impegno viene richiesto all’allievo?
Una volta alla settimana, per un’ora e mezzo, finché non è pronto lo spettacolo. Ci si può inserire anche a corso iniziato.

Progetti futuri?
Ho il libro in uscita che parla del metodo di insegnamento che ho brevettato, che si chiama “diversamente musical”, dove gli esercizi che si utilizzano in una scuola di musical sono tagliati a seconda delle differenti abilità. Usciranno due volumi. Il primo volume racconta la teoria di questo metodo e come funziona con approccio alle varie disabilità e patologie annesse ed è un libro rivolto a tutti. Il secondo volume, rivolto invece ai professionisti del settore, contiene esercizi da fare, divisi per differente abilità.
Come nasce questa passione, che è un po’ una missione?
In una scuola dove insegnavo canto moderno, successe che un ragazzo non fu accettato perché non c’era nessuno formato per gestire la sua disabilità. Lì è nata la mia passione di dedicarmi a questo tema. Quando ho cercato materiale per preparami e non l’ho trovato è nata l’idea dei libri.
L’inclusione è il filo conduttore, giusto?
Per me l’inclusione è fondamentale. Ho deciso di scrivere il metodo perché se c’è qualcuno come me che vuole occuparsi di inclusione, dai miei libri può apprendere tutto quello che c’è da sapere di base per intraprendere questo percorso. Ho registrato il marchio perché così posso certificare eventuali scuole interessate.

“Quando ho cercato materiale per preparami e non l’ho trovato è nata l’idea dei libri”
Una critica che ti ha dato fastidio?
Una volta mi hanno detto che per tornaconto personale strumentalizzo i ragazzi. Me l’hanno detto una volta sola, è vero, però mi ha ferito nel profondo perché io adoro i “miei” allievi e mai mi sognerei di poterli utilizzare per secondi fini.
Invece il complimento che ricordi con più piacere?
In generale quando mi dicono che so fare il mio lavoro. Però non sono autocelebrativa…
Un successo?
Nei giorni scorsi mi hanno comunicato che sono candidata al Women At The Top 2023 del Sole 24 Ore. Il 30 novembre andrò a Milano per partecipare al Galà. Non so chi ha fatto la nomination. Sono candidata per le idee innovative e per un mondo più inclusivo nel no profit.



Chi è Karen Del Greco
Nata a: Pietrasanta
Quando: 1 settembre 1989
Vive a: Capezzano Pianore (Lucca)
Che scuole ha frequentato: liceo socio psico pedagogico a Lido di Camaiore (“il Chini”), poi si è laureata in Neurologopedia all’Università Europea di Madrid
Che lavoro fa: insegnante di musical
Passioni: lettura di gialli
Pregio: empatica
Difetto: vedi sopra, può essere anche un difetto!
Dove possiamo trovarla
kantaresaps.org
ass.kantares@gmail.com



NOTA:
siamo consapevoli che, nel corso dell’intervista, abbiamo usato la parola “disabilità”, che non è quella corretta da usare. Lo abbiamo fatto a favore della chiarezza della comprensione del testo.
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
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