Ultimo aggiornamento 25 Gennaio 2023
Nel 2017 ebbi l’occasione di vedere questa Villa grazie ad una visita guidata curata dall’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, di cui faceva parte.
Qui Paolina Bonaparte passò 100 giorni di prigionia e a lei – sicuramente una delle ospiti più illustri – si deve il nome con cui la Villa è conosciuta: Villa Paolina.
Quasi come un anfiteatro che si affaccia sulla Versilia e sul Lago di Massaciuccoli, la Villa si trova a 250 metri sul livello del mare, nel comune di Massarosa.
Dallo splendido giardino si può godere infatti di una visuale unica, che va da Livorno al golfo di La Spezia.
“La Villa parla di memorie lontane, rievoca le dolci notti di Paolina, il discreto passeggiare di dame e cavalieri, i convegni segreti, che hanno saputo spezzare, con eleganza, il corso lento della storia”





Ieri – la storia
Costruita tra la fine del ‘500 e i primi del ‘600, probabilmente da Stefano Nieri, per la famiglia lucchese dei Trenta, passa nel diciottesimo secolo per discendenza ai Mansi, a cui si devono notevoli miglioramenti all’intera tenuta che conta, insieme alla fattoria e agli annessi, 170 ettari di estensione.








La bellezza della tenuta, ma soprattutto della Villa, stregò Elisa Baciocchi Bonaparte, tanto che il 16 ottobre 1812 la acquistò dall’allora proprietario, Raffaello Mansi, tramite il Segretario di Stato Frussard.












Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata!
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Fu così che la Contessa di Compignano, appunto Elisa, ospitò Paolina Bonaparte, l’amata sorella di Napoleone, dal 3 marzo al 5 giugno 1815.
Furono i famosi “100 giorni di prigionia”, ma sicuramente non di sofferenza, grazie ai quali Compignano entra nella storia per le indimenticabili vicende di cui fu spettatrice ai tempi della bizzarra Paolina.




Il soggiorno di Paolina Bonaparte rappresenta un simbolo indelebile per la Villa di Compignano: la leggera festevolezza che Paolina seppe imprimere ai suoi giorni di prigionia ben si fonde con il paesaggio dolce degli olivi, con la bellezza distesa della Villa.








La Villa parla di memorie lontane, rievoca le dolci notti di Paolina, il discreto passeggiare di dame e cavalieri, i convegni segreti, che hanno saputo spezzare, con eleganza, il corso lento della storia.




Oggi
Villa Paolina di Compignano è l’unica villa storica lucchese con vista mare.
Per questo è stata considerata una location esclusiva per eventi e convention, oltre che sede ideale per wedding party.








Le sale interne sono sapientemente restaurate e il parco annesso è un gioiello che ha il suo culmine nel giardino all’italiana a sbalzo sulla vallata.
La Villa, con il suo corpo allungato, le lisce cornici di pietra delle finestre e il portale bugnato, è di grande semplicità ed eleganza.
L’ampia terrazzatura conduce con due rampe doppie di scale al bellissimo giardino all’italiana, poggiante sul ripiano terrazzato più basso con una pergola in cotto, coperta da uno stupendo glicine.












La mia visita nel 2017
Visitai la Villa nel 2017, grazie all’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, di cui faceva parte.
Faceva parte anche dell’ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane.
Era proprietà della famiglia di Giuliano Baldini (notizia aggiornata al 2017).




Al momento il sito internet ufficiale non è più attivo e, da alcune ricerche che ho fatto su internet, risulterebbe chiusa definitivamente.
Nella ricerca, ho trovato anche annunci di vendita e di asta che la riguardano.
La notizia più attendibile dice che è stata venduta, dopo un periodo di abbandono.
Purtroppo al momento non ho informazioni più precise di queste.








La bizzarra Paolina
La vita di Paolina cambia a inizio marzo 1815.
Napoleone è scappato dall’Elba, Paolina viene imprigionata dalle propaggini italiche della Santa Alleanza. L’Imperatore finirà i suoi giorni di gloria a Waterloo.




Paolina viene portata a Compignano, dove resterà 100 giorni, fino al 5 giugno. Qui saprà godere di tutto quello che poteva dare la Villa: dalla vista sul mare alla compagnia del personale.




Paolina tornerà in Versilia qualche anno dopo. Nel 1821, invaghita del musicista Giovanni Pacini, compositore ufficiale alla corte dei Borbone a Lucca, e si farà costruire una villa a Viareggio.
La sorella dell’Imperatore resterà a Viareggio solo poche settimane, facendo la spola con Bagni di Lucca (che a quei tempi si chiamava Bagno alla Villa) per curarsi con le acque termali.








In generale Paolina, con i suoi abiti stile Impero, ma soprattutto ritratta nuda dal Canova, seppe rappresentare un’epoca di profondi cambiamenti.
Mentre lei si faceva costruire la Villa, a Viareggio apriva il Dori, primo stabilimento balneare della storia della Versilia e uno dei primi d’Italia.




Dove si trova
A Compignano di Massarosa (via di Compignano n. 1447).
Ci si arriva dal vertice del Monte Quiesa, tra boschi di lecci e castagni, dove regna una pace infinita.








Uno scatto fortunato!




Questa foto che ho scattato nel giardino di Villa Paolina possiamo dire che è stato uno scatto felice!
Ha partecipato al concorso “Scatta le dimore storiche” a fine anno 2017, inserito nell’evento Photolux Festival.
Ha vinto durante la Giornata Nazionale ADSI – insieme ad altri 24 scatti – il challenge fotografico “Scatta le dimore storiche”.
200 Instagramers hanno aderito al challenge caricando circa 1.300 foto.
Ai partecipanti si richiedeva di scattare delle fotografie delle dimore storiche toscane visitate e di pubblicarle su Instagram.
Le 25 migliori fotografie sono state esposte all’interno di Palazzo Tucci, dimora storica del centro storico di Lucca, durante l’edizione 2017 di Photolux Festival.
Per me una bellissima soddisfazione!
FOTO DI CINZIA DONATI
Li torturo tuttiiiii!!!
Hai un bar, un negozio, un luogo dove svolgi il tuo lavoro di cui ti piacerebbe parlare?
Potremmo partire da quel luogo per raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione!
Ti serve una tortura personalizzata, che ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
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Che splendore!!!!! Brava premio foto meritatisssssssimooo. Articolo molto piacevole e documentato come sempre. Grazieeee
Grazie Antonella, affezionata e attenta lettrice!