Ultimo aggiornamento 4 Novembre 2022
L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 16 novembre 2010
Qui trovate l’intervista nuova a Manuela Bollani, aggiornata al 2022
Questa di seguito è (come scritto sopra) del 2010
Una chiacchierata fra amiche. Bisogna chiamarla così l’intervista a Manuela Bollani, perché lei è una di quelle persone umili che appena le chiedi se le farebbe piacere rilasciare un’intervista, d’istinto ti risponde: “A me? Ma… Non so cosa dire!”.
Poi si scopre che non basterebbe una settimana per farsi raccontare tutte le sue esperienze in campo musicale… Vabè… Noi ci abbiamo provato a “riassumerla” in queste due pagine, ma ovviamente non sono sufficienti!

D: Tanto per avere un’idea… Partiamo dal dire che lavoro fai…
R: Quando mi fanno questa domanda, in genere la prima risposta è un sospiro! Poi cerco di capire quanto tempo ho per rispondere… Tipo se posso dilungarmi quei 40 minuti necessari…! Alla fine dico che per prima cosa insegno canto, poi che sono cantante e attrice con una spiccata passione per il musical.
D: Come riassunto va bene! Che faccia fa a questo punto chi ti ha fatto la domanda?
R: Allora… Quando dico che canto e ballo, mi chiedono “Perché non vai ad Amici?”. Invece se dico che ho studiato in un’Accademia di Musical a Bologna, il commento è “Ah! Allora hai fatto il DAMS!”. Ovviamente nessuna delle due!
D: Da piccola avevi già un’idea di cosa avresti fatto da grande?
R: Non avevo assolutamente idea! Però posso dirti che alle scuole elementari, nel temino “Qual è il tuo sogno nel cassetto?”, scrissi “fare l’attrice di musical” e disegnai pure la locandina del “Rocky Horror Show”, dove io interpretavo Magenta! Però era appunto un sogno, non la vedevo una cosa realizzabile…
D: Poi crescendo ti sei fatta un’idea…
R: Dopo le scuole superiori non sapevo cosa fare. Da adolescente avevo iniziato a studiare canto ma poi avevo abbandonato.
D: Al momento stai studiando?
R: Sono iscritta alla Facoltà di Lingue e tra gli obiettivi di quest’anno c’è la laurea.








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
D: In che momento della tua vita è scoppiata questa passione per la musica?
R: A 22 anni mi sono trasferita qui a Lido di Camaiore. Prima vivevo a Firenze. Appena arrivata, volevo iscrivermi a un corso di canto, ma più per socializzare che per altro, perché non conoscevo nessuno. Ho conosciuto una compagnia locale amatoriale che faceva musical e qui ho approfondito la mia passione, che già avevo. Quindi ho frequentato un corso di avviamento al musical con RockOpera di Lucca.
D: Oltre che in Versilia, hai abitato in diverse città d’Italia…
R: Ho abitato a Bologna, Firenze, Milano…
D: Il posto migliore?
R: Come qualità della vita la Versilia è il posto migliore.
D: Per il tuo lavoro forse però non è il massimo…
R: Bisogna dire che per un cantante/attore, a un certo punto, se si vuole rimanere in zona, il mercato è come “saturo”…
D: Dopo le scuole superiori cosa hai fatto?
R: Ho frequentato la Bernstein School of Musical Theater di Bologna, un’accademia per musical. Dopo tre anni mi sono diplomata lì, studiando canto, danza, musica, recitazione.
D: Quando si esce da quella scuola, quindi si è in grado di prendere parte a un musical?
R: Si esce da lì con un’impronta americana, a livello di repertorio di musical. La preparazione che ti danno è molto precisa, ma in fondo mi sono accorta che qui in Italia non è poi così richiesta la preparazione specifica, purtroppo…
D: Ti inseriscono nel mondo del lavoro?
R: No.
“Non sono mai soddisfatta! Sono un’anima in pena!”




D: Quindi, da diplomata, ti butti nel mondo delle audizioni?
R: Sì. E così ho fatto anche io. Ho scoperto che il mondo delle audizioni è molto più stressante di quello che pensavo. Ti trovi in mezzo a tantissime persone. In particolare le audizioni per musical sono aperte a tutti e ti danno pochissimo tempo per esibirti. In pratica devi imparare a farti notare nel tempo di qualche secondo, dopo aver studiato la parte…
D: Non c’è soluzione…
R: Io ora non faccio più tutte le audizioni. Scelgo quelle dove penso di essere adatta al ruolo che cercano.
D: Parliamo di “Rent”…
R: Poco dopo aver finito la scuola a Bologna, mi sono imbattuta nell’avventura “Rent”! Facevo già parte della compagnia versiliese Music*Hall, che faceva musical composti dai pezzi migliori di musical famosi. Abbiamo sentito l’esigenza di provare a preparare uno spettacolo intero, non più parti di musical. È saltato fuori il titolo “Rent”, ma sembrava un sogno impossibile. Ho deciso di portare avanti il progetto occupandomi della regia, dell’organizzazione e coordinamento del tutto. Più il ruolo di un personaggio della storia.
D: Un progetto impegnativo immagino…
R: Un’esperienza bellissima che mi ha dato tanto. Mi sono scontrata con un sacco di difficoltà a livello organizzativo. Dall’altra parte, le tematiche forti della storia mi hanno dato molto a livello personale. Lì per lì non mi sono resa conto che si trattava di un’idea più grande di me e che non potevo organizzare, coordinare e fare la regia tutto da sola.
D: Alla fine comunque ci sei riuscita!
R: Sì. Lo spettacolo è stato realizzato e lo abbiamo portato anche a Milano. Però a spettacolo pronto, il lavoro da fare a tempo pieno era la promozione e la distribuzione e mi sono resa conto che l’organizzazione non è il mio lavoro.
D: Al momento quindi lo spettacolo è fermo?
R: Sì.
D: Mi dicevi che l’esperienza ti ha dato molto. Ad esempio cosa?
R: È stata un’occasione per prendere consapevolezza di come funziona l’organizzazione di uno spettacolo e che questo richiede competenze specifiche.




D: Dopo l’avventura “Rent” cosa hai fatto?
R: Ho iniziato a lavorare con RockOpera.
D: Alcuni titoli a cui hai preso parte?
R: “Musical Greatest Hits”, “Jesus Christ Superstar”, dove faccio parte dell’ensemble. Al momento facciamo “Abbadream”, tributo agli Abba.
D: Altri progetti in corso?
R: Farò parte della Burlamacco 81 per la prossima Canzonetta di Carnevale. Poi vorrei portare avanti altri progetti che al momento sono in via di definizione, come ad esempio DuoDeno, duo semiserio piano e voce.




D: Sei soddisfatta?
R: Non sono mai soddisfatta! Sono un’anima in pena!
D: Progetti con RockOpera?
R: Portare avanti Abbadream, con costumi e coreografie, e magari ampliare il progetto.
D: In zona, Versilia e Lucca, ci sono spazi per la musica dal vivo?
R: Credo ci sia poca predisposizione a sperimentare. Cioè bisogna proporre qualcosa di molto conosciuto, altrimenti i gestori dei locali non ti prendono in considerazione. Peccato perché gli spazi ci sarebbero… Non vengono sfruttati.
D: Un consiglio per un giovane che intende iniziare il percorso musicale?
R: Avere le idee chiare su cosa vuole ottenere a livello professionale. E questo qualcosa da ottenere deve andare d’accordo con il carattere. Io ad esempio ho imparato a convivere con la mia indole, che probabilmente, per il modo di pormi, in certi ambienti non andrà mai bene… L’importante è essere se stessi e non sempre le scelte che si fanno sono quelle che portano necessariamente il successo e la notorietà.
D: Hai mai fatto provini per reality?
R: No. Sembra snobismo, ma non è così. Non mi piacciono perché credo che il messaggio che passa sia negativo e diseducativo. Ad esempio, nei reality dove si lavora come in una scuola, in realtà il rapporto che c’è tra allievi e insegnanti non è educativo!
D: Al momento di cosa ti stai occupando?
R: Insegno canto e musical. Organizzo dei laboratori di gruppo dove insegno canto, recitazione, movimento scenico.
D: Nel tempo libero cosa fai?
R: Shopping, rigorosamente a basso costo!
“Ho scoperto che il mondo delle audizioni è molto più stressante di quello che pensavo”




D: Hai un’idea politica?
R: Sono fortemente disinteressata, al limite della vergogna! La politica è un meccanismo che mi annoia.
D: Un difetto?
R: Dispersiva.
D: Un pregio?
R: Penso di avere il senso dell’umorismo.
D: Che rapporto hai con tuo fratello (l’apprezzato e conosciuto pianista jazz Stefano Bollani, NDR)?
R: (ride) Lui è in giro per il mondo! Non so mai se chiamarlo oppure mandargli un messaggio, perché non so mai in che nazione si trova! Non lo vedo spesso, ma ho un buon rapporto con lui.
D: È più grande di te?
R: Ha sei anni di più.
D: Gli hai mai chiesto qualche consiglio “da sorella minore” su come muoverti nel mondo dello spettacolo?
R: Mah, guarda, lui è un “puro”. Nel senso che suona, si occupa di quello e non ha nel sangue l’arrivismo del mondo dello spettacolo. Credo che non saprebbe darmi consigli su questo argomento!
D: Vi vedremo su un palco insieme?
R: Potrebbe essere… Bisognerebbe trovare un punto di incontro non forzato, cioè non motivato dalla parentela!




Chi è Manuela Bollani
Manuela Bollani nasce nel 1978 ad Alba (Cuneo). Nel 2002 frequenta il corso di Avviamento al Musical, organizzato dalla compagnia Rockopera di Lucca in collaborazione con la Musical Theatre Academy di Roma. Nel 2006 si diploma con merito alla Bernstein School of Musical Theater di Bologna, dove studia canto, recitazione e danza. Successivamente approfondisce lo studio della tecnica vocale attraverso il metodo Barthelemy e in particolare la tecnica Voicecraft EVT, di cui è insegnante Master. Frequenta inoltre l’Accademia Brancaleone di Massa dove studia recitazione e regia teatrale. Insegna canto moderno e musical dal 2008. È cantante in diverse formazioni tra cui gli Abbadream, cover band ufficiale degli Abba, e il DuoDeno, duo semiserio piano e voce. Ha preso parte a vari spettacoli musicali tra i quali “Ragtime” (BSMT 2006), “La Vedova Allegra” (La Belle Epoque 2007-08) e “Rent” (MusicHall 07-08), di cui ha curato anche la regia. Attualmente è nel cast di “Musical Greatest Hits” e “Jesus Christ Superstar” per la compagnia Rockopera (2008-10).
FOTO DI LORENZO CELANDRONI E MARA ARIANI MAZZEI
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