Ultimo aggiornamento 15 Settembre 2022
L’INTERVISTA
pubblicata su Paspartu 16 agosto 2008
In Versilia per promuovere la sua nuova commedia “Romantic Comedy” – in cui lo vediamo a fianco di Mariangela D’Abbraccio, con la regia di Alessandro Benvenuti – Marco Columbro, viareggino doc, ci concede una breve chiacchierata sotto i pini dello spazio Caffè della Versiliana. Scopriamo, ma non avevamo dubbi!, che porta sempre nel cuore la sua città natale…

Possiamo iniziare dicendo che porti Viareggio nel cuore?
Assolutamente sì! Viareggio è una bellissima città. Una città che ha tante cose da dare a chi ci viene. Ha un mare bellissimo, ha 4 km di viale a mare stupendo che non esiste in nessuna altra città, con i negozi, i ristoranti… Poi c’è la pineta, c’è la collina, c’è la montagna… Offre una diversità di paesaggi che poche città offrono.
Cosa ricordi con piacere della tua infanzia viareggina?
Ricordo il Carnevale, a cui sono molto attaccato! A sette/otto anni mi divertivo a costruire piccole maschere di cartapesta. Poi, da più grande, verso i sedici/diciotto anni, andavo dentro i carri a muovere le maschere. Sono ricordi indelebili che mi rimangono nel cuore.
In estate andavi al mare?
Sì. In estate c’erano le “compagnie di amici”. Ci si incontrava alle feste nei bagni. Poi gli affetti, i primi amori… Sono ricordi belli e per me è molto piacevole venire a Viareggio, perché la città racconta questi mille ricordi…
“A sette/otto anni mi divertivo a costruire piccole maschere di cartapesta”




Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
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Raccontaci il momento in cui hai deciso di andare via da Viareggio.
Avevo 24 anni, nel 1974. Lasciai Viareggio per andare a Milano: non vedevo l’ora di andare via per realizzarmi nel mio lavoro.
Quale fu l’approccio iniziale con Milano?
La prima cosa che capii arrivando là, fu che Milano aveva ritmi molto più veloci di Viareggio!
I tuoi concittadini ti seguivano in tv?
Sì. Anzi: ringrazio i miei concittadini che mi hanno seguito fin dai primi esordi in tv e che mi hanno sempre dimostrato affetto e amicizia in tutti questi anni. Mi ricordo che mio padre, all’inizio, girava in Passeggiata in bicicletta con le mie foto e le autografava a nome mio. Mi diceva sempre: “Marco mandami le foto, mi chiedono tutti di te”. Io gliele mandavo e lui le firmava a nome mio! Poi anche quando ho avuto il problema della malattia ho ricevuto tante telefonate da Viareggio e ho sentito la città veramente vicina.
Hai esportato Viareggio in tutta Italia…
Ho fatto quello che avrebbe fatto una persona che ama la propria città e che si identifica in lei.
Hai fatto tantissima tv, poi sei passato al teatro…
Nel 1994, dopo 20 anni di televisione, sono tornato a fare teatro. È una cosa che mi impegna e mi piace tantissimo, per cui ora faccio un po’ meno tv.
“Mio padre, all’inizio, girava in Passeggiata in bicicletta con le mie foto e le autografava a nome mio”
Al momento sei in zona per promuovere un nuovo spettacolo, vero?
Si tratta di “Romantic Comedy”, una nuova commedia teatrale di cui Alessandro Benvenuti, toscanaccio anche lui come me, e persona dall’animo buono, ha fatto una regia impeccabile, straordinaria.
Di cosa parla?
Mette in scena una storia d’amore in cui si mescola amore e amicizia tra colleghi. È una storia d’amore platonica in cui amicizia, passione, amore si compenetrano.
Come è il tuo personaggio?
Io sono un autore teatrale cinico arrogante e lei, interpretata da Mariangela D’Abbraccio, è una ragazza giovane. In realtà, il mio personaggio si mette delle maschere da cinico per non mostrare i propri sentimenti.
Raccontaci la trama…
La storia d’amore nasce al momento in cui i due si incontrano. Però il mio personaggio si è appena sposato. Quindi questo amore va avanti per 15 anni senza mai materializzarsi. Lui ha molte sfaccettature sul piano umano: è cinico, arrogante, sembra che manchi di sensibilità, ma in realtà è per difendersi e non mostrare quello che prova. Nel frattempo lei diventa una donna… Alla fine c’è un colpo di scena… Non posso dirti altro! È una commedia brillante e si raccontano delle emozioni molto forti. Alessandro (Benvenuti, il regista, NdR) ha lavorato molto sugli attori, sulle emozioni, ha fatto una regia quasi cinematografica. Abbiamo faticato molto per mettere in scena questo spettacolo. Spero che piaccia al pubblico!
Penso di sì. Il pubblico in diverse occasioni dimostra che ti adora, in particolare quello versiliese…
Sì. Sono felice dell’amore e della simpatia che i miei concittadini mi hanno sempre dimostrato. Mi sono sempre stati vicini e questo mi riempie di gioia. La Versilia è la mia terra ed essere alla Versiliana per la prima nazionale di questo spettacolo è una ragione in più per essere orgoglioso.
In Versilia porti anche SaporBio, la rassegna del biologico…
Quest’anno SaporBio è stato un evento allargato a tutta la Versilia perché vorrei che tutta la Versilia diventasse una terra conosciuta per il benessere. Mi piacerebbe che in Italia fosse la prima terra ad avere il primato del biologico. Sarebbe importante riuscirci.
“La Versilia è la mia terra”
Chi è Marco Columbro
Marco Columbro nasce a Viareggio il 28 giugno 1950. Studia psicologia e pedagogia all’Università di Firenze. Ha lavorato per dieci anni in varie compagnie teatrali. Nel 1981 è il doppiatore del pupazzo Five in Pomeriggio con Five, il primo dei contenitori di cartoni animati Mediaset che allora si chiamava Fininvest. Calca ancora le scene televisive con Buongiorno Italia, Autostop, Help!, C’est la vie, Studio 5, Tra moglie e marito e infine Buona Domenica, accanto a Lorella Cuccarini. Con quest’ultima riesce a dare vita a una coppia artistica tra le più affiatate e apprezzate del panorama televisivo: insieme hanno condotto, oltre a due edizioni di Buona Domenica, cinque edizione di Paperissima, quattro edizioni di Trenta ore per la vita, Bellezze sulla neve, A tutta festa, in onda nel 1998, e Scommettiamo che… nel 2003 nonché diverse serate speciali. Nel 1986 inizia l’attività divulgativa tenendo conferenze su tematiche di carattere spirituale. È del 1994 la creazione della Five Show Production, un’agenzia che ha lo scopo di far conoscere la filosofia e la dottrina mistica dei grandi maestri occidentali e orientali. Successivamente a un viaggio in Tibet, conosce il Dalai Lama. Questo impegno spirituale lo ha spinto alla realizzazione di un’azienda agrituristica in Toscana. Da alcuni anni si interessa anche di alimentazione biologica per avvicinarsi a un’alta qualità della vita in armonia con la natura.
Li torturo tuttiiiii!!!
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