Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2022
L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 16 ottobre 2008
Incontriamo Paolino Ruffini nel parco della Versiliana.
Con il telefono che squilla ogni cinque secondi (meno male la moglie Claudia gli fa da assistente personale!) e diverse persone che, “passando di lì per caso”, si fermano per salutarlo, riusciamo a fargli qualche domanda.
Lui risponde calmo e gentile, con accento spiccatamente livornese!

Dove sei nato?
A Livorno, che domande!
Quando?
Il 26 novembre 1978.
Di che segno sei?
Sagittario.
Dove abiti?
A Livorno. Ma passo talmente tanto tempo in Versilia che anche le persone che mi conoscono bene ormai sono convinte che abiti a Viareggio…
Hai sempre vissuto a Livorno?
Sì, sempre lì, fin da piccolo.
Che scuole hai frequentato?
Ho fatto il Liceo Classico, poi un anno di Università e poi ho smesso.
Perché hai smesso?
Perché ho iniziato a lavorare nei villaggi turistici come animatore e ho smesso di studiare.
Ma andavi bene a scuola?
Eeeeehiii! Tutti N.C.! Volevo rimanere a scuola e bocciare per forza, perché ci stavo bene…! (ride)
“Per me una figura di merda è una performance!”




Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Da bambino, cosa avresti voluto fare da grande?
Il mio mito era Corrado, il presentatore tv. Volevo diventare come lui.
Hai mai partecipato a spettacoli da bambino?
Sì, certo. A scuola partecipavo a tutti quegli spettacoli tristi… Sai, quelle recite che ti facevano fare per forza… Che tristezza!
Quale è stata la tua prima professione ufficiale?
Animatore nei villaggi turistici.
Invece ora, quando qualcuno ti chiede che lavoro fai, cosa rispondi?
Intrattenitore.
Ti piace il tuo lavoro?
Tantissimo.
Sei soddisfatto della tua conduzione di questa ultima edizione del Caffè della Versiliana?
Molto. Sono contentissimo.
Quando nasce l’idea di condurre il Caffè?
Due anni fa. È una collaborazione che fino ad ora mi ha dato grandi soddisfazioni.
Il pubblico ti manifesta la sua soddisfazione?
Sì. Spesso mi fanno complimenti perché apprezzano il fatto che il programma del Caffè sia vario, per tutti i gusti.
Come conduttore, ti sei proposto o ti hanno cercato?
È successo, almeno un paio di anni fa, che Massimiliano Simoni venne a vedere un mio spettacolo di doppiaggi in livornese e, proprio da lui, è nata la proposta di farmi condurre alcuni incontri al Caffè.
Pensi di proseguire nella conduzione il prossimo anno?
Sì, continuerò anche l’anno prossimo. Spero di diventare come Romano Battaglia fra qualche anno!
Con chi ti piacerebbe lavorare?
Christian De Sica. Forse entro breve lo farò. Molto probabilmente nel film di Natale 2008.
“Spero di diventare come Romano Battaglia fra qualche anno!”




Ti riconoscono per strada?
Sì sì certo. Le massaie mi riconoscono.
Ti piace essere riconosciuto per strada?
Sì! È ganzissimo!
Dove vai nel tempo libero?
Al cinema.
Hai qualche hobby?
Il cinema. E anche lavorare, per me, è come un hobby.
Sai cucinare?
Faccio cacare!
Il tuo ristorante preferito?
Il ristorante della Versiliana. Ma anche Amici Miei e Bistrò.
Un tuo difetto?
Mah… Chiedilo a mia moglie Claudia. Intanto ci penso.
Chiediamo. Claudia, dicci un difetto e un pregio di Paolino…
Claudia: Difetti… Tanti…! (ride). Un pregio: è romantico.
Paolino: Davvero? Sono romantico? Come pregio e anche difetto, direi che a volte agisco con leggerezza. Può essere un problema, ma serve anche per rimanere tranquilli. Poi, come difetto, sono anche un po’ pigro.
Un tuo vizio?
Lavoro sempre.
La critica che ricevi più spesso?
Che i miei spettacoli sono volgari.
Ci rimani male quando te lo dicono?
No, non mi dispiace. Credo che la vera volgarità sia un’altra cosa. I miei spettacoli sono costruiti sulle figure di merda. Per me una figura di merda è una performance!
Invece ricevi complimenti per…?
A volte le persone si congratulano perché ai miei spettacoli si vedono persone di età molto diverse tra loro.
Progetti futuri?
Un musical scritto da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime con i ragazzi di Amici. Su Rai Due il programma musicale “Scalo 76”. Poi una piccola parte nel film “Natale a Rio De Janeiro”. L’anno prossimo, in estate, il Caffè della Versiliana.




Chi è Paolino Ruffini
Paolo Stefano Ruffini (ma da sempre Paolino) nasce il 26 novembre 1978 a Livorno: città in cui vive, per quanto possibile, e che ama profondamente. Nonostante provi a bocciare a tutti i costi, consegue il diploma di Maturità Classica al Liceo Niccolini e Guerrazzi di Livorno. Riceve un Certificate of Attendance presso l’International College di Eastbourne (Regno Unito) nel 1996. Nello stesso anno comincia a portare avanti una importante carriera da animatore turistico: nel 1997 vince il premio come “Miglior Animatore d’Italia alla prima stagione”, in seguito diverrà capo equipe e capo villaggio in note località turistiche (Sestriere, Cortina, Giardini di Naxos, Roccaruja) fino a che, appena ventenne, diviene Direttore di Crociera per le navi Grimaldi. Nel frattempo continua gli studi arrivando nel 2000 ad un diploma di laurea in regia televisiva e pubblicitaria presso la NUCT – Nuova Università Cinema e Televisione di Roma. Sempre nel 2001 fonda l’Associazione che presiede: il Nido del Cuculo. Gestisce rassegne sui capolavori restaurati e sulla censura italiana e dirige 5 documentari di interesse psichiatrico. Si occupa di regie teatrali per “Dé Rocky Horror Picture Show” e “Ci devo pensare” con Claudia Campolongo. È direttore artistico del Joe D’Amato Horror Festival: il festival di genere indipendente che può definirsi uno dei più importanti a livello non solo nazionale. E, soprattutto, riesce a ideare e dirigere per il teatro “Io? Doppio!”, un varietà cinematografico e interattivo che nel periodo da giugno 2006 ad aprile 2007 vanta 100mila spettatori (4° nella classifica degli incassi nazionali) e oltre un milione di accessi mensili sul sito nidodelcuculo.tv. Il successo è tale che oltre presiedere il Nido del Cuculo fa nascere anche la società editrice “Non c’è 2 senza tr3sh”. Al cinema era già apparso nel 1997 in “Ovosodo” di Paolo Virzì nel ruolo di Gargani. In televisione recita da protagonista in 2 spot: “Olidata” di Enrico Sitta e “Kinder Cereali” di Riccardo Milani, inaugurando il tormentone “Ah, però!”. Nel 2002 avviene la svolta decisiva: la vincita del concorso “Cercasi VJ” di Mtv e comincia un lungo sodalizio con la rete musicale che dura per ben 4 anni. Due anni di diretta quotidiana con “Select” e la conduzione di trasmissioni cult quali “On the beach”, “Special Sunday”, “Mtv Club Generation”, “Mtv Mobile Chart” e soprattutto la “Hit List Italia”, lo portano ad essere un punto di riferimento per giovani e giovanissimi. A questo abbina l’esperienza radiofonica lavorando un anno alla radio nazionale del gruppo Sugar e quella letteraria scrivendo il libro “Cosa vuol dire Prisse – diario umorale di un cinefilo” (RES Edizioni). Nel 2005 comincia una proficua collaborazione con Marco Giusti, partecipando come ospite al talk show demenziale “Bla Bla Bla”. Nell’autunno dello stesso anno scrive e conduce “Stracult” su Rai 2. Sempre nel 2005, un’altra svolta: l’importante ruolo da “comprimario da locandina” in “Natale a Miami” al fianco di Christian De Sica e Massimo Boldi. Nel 2006 prosegue l’esperienza da attore ed è coprotagonista di “Non c’è più niente da fare”: una commedia delicata con Rocco Papaleo. Inoltre diviene testimonial per la linea d’abbigliamento Trez dedicata al tatuaggio: infatti ne ha diversi tra cui, sulla schiena, Wile E. Coyote e Gatto Silvestro che si stringono la mano dopo aver impiccato Beep Beep e Tweety; Homer Simpson che rutta in faccia a Topolino sull’anca; Marlon Brando, Charlie Chaplin, Peter Pan, la locandina di Arancia Meccanica… Nell’estate dello stesso anno continua la collaborazione per Giusti come autore ed inviato speciale per “Matinée”, il quotidiano mattutino di Rai 2. Segue un’altra edizione di “Stracult” e inizia a curare gli Incontri al Caffè del Festival La Versiliana. Lo troviamo di nuovo nel film natalizio campione d’incassi “Natale a New York”, al fianco di Christian De Sica, Claudio Bisio, Fabio De Luigi e Sabrina Ferilli. Nel 2007 diviene volto di “Comedy Central” (115 di Sky) e conduce ogni giorno “AMICI MIEI”, 60 puntate di comicità on the road. Nell’estate raddoppia la collaborazione con Rai 2 proponendo i suoi doppiaggi ogni giorno in “Soirèe” e partecipando a “Matinèe”. Il 27 giugno debutta in Versiliana il musical di cui è autore e protagonista “80 voglia di te”. Nell’inverno recita a fianco di Alessandro Siani, Elisabetta Canalis e Marco Messeri in “La seconda volta non si scorda mai”. A partire da dicembre 2007 è nello studio di “Scalo 76”, la trasmissione di Rai 2 dedicata alla musica, a fianco di Daniele Bossari, Maddalena Corvaglia e Paola Maugeri.
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