Ultimo aggiornamento 6 Novembre 2022
Mi sono svegliata con una domanda torturante nella testa.
“Voglio chiedere a un poeta se lo sa che al giorno d’oggi i libri di poesia non si vendono”.
Certo, non è una domanda che si può fare a chiunque! Anche se questo sito si chiama lastanzadelletorture e questo fatto dovrebbe – in teoria – dare già un’idea all’intervistato di cosa più o meno lo aspetta, so che questo tipo di domanda va fatta a un poeta che scrive poesie senza mettere la vendita del libro al primo posto.
Rinaldo Cirillo ha già pubblicato due libri – “Sensibilità e Follia” e “Memorie Vissute” – perciò mi sembra la persona giusta. So che è una persona gentile: escludo che mi mandi a quel paese per quella domanda torturante!
La prima cosa che mi dice quando ci incontriamo è: “Mi piace fare questa intervista, però ti prego non mi fare diventare troppo famoso!”.
Sì, penso proprio che possiamo procedere con la domanda torturante che ho in testa!

La tortura!
Partiamo dall’inizio: quando e come nasce la tua passione per la poesia?
Nel 2018 persi il lavoro. Invece di piangere, andai in Darsena a Viareggio a mangiare un frittino con un bicchiere di vino. Questo gesto simbolico mi fece riflettere. Avevo da sempre la passione per la letteratura, sono curioso, mi piace documentarmi. Mi è venuto naturale iniziare a scrivere pensieri e riflessioni, senza lo schema classico della poesia.
C’è un istante in cui è scattato qualcosa che ti ha fatto prendere in mano la penna e scrivere la prima poesia?
Nel 2018 visitai da solo a Lucca il Museo della Follia (mostra itinerante a cura di Vittorio Sgarbi che comprende oltre 200 opere a tema “Follia”, NdR). All’uscita scrissi di getto 7 poesie sulla “Follia”. Nel 2020 ho scritto una poesia dedicata a un amico pescatore scomparso prematuramente, con cui ho vinto il primo premio al Concorso Artistico-Letterario Internazionale Engel von Bergeiche.
“Mi rivolgo ai sensibili, ma anche agli ultimi, a quelli che nessuno difende”
Quali temi tratti nelle tue poesie?
Mi piace parlare di persone fragili, sensibili. Principalmente perché io sono una persona che puoi ferire con le parole e perciò mi rivolgo a loro, ai sensibili, ma anche agli ultimi, a quelli che nessuno difende.
Poi c’è anche il tema della pazzia, della visione di un folle, perché io mi sento così e posso condividere i miei pensieri.
La poesia è un genere in cui l’autore si mette a nudo. Non hai mai paura del giudizio degli altri?
No, sono abituato a essere giudicato tutti i giorni. Le critiche, se sono utili, le accetto.
Come sei arrivato alla pubblicazione del primo libro “Sensibilità e Follia”?
Durante il lockdown, nel 2020, ho messo insieme diverse poesie che avevo scritto, le ho proposte per la pubblicazione alla casa editrice Cinquemarzo e le hanno accettate. Ha funzionato nello stesso modo anche per il secondo libro, “Memorie Vissute”, uscito nel 2022 con la casa editrice Susil Edizioni.








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Quali difficoltà hai incontrato durante il viaggio dall’idea al libro pubblicato?
Ma guarda… L’iter mi scorre in modo naturale. Se al momento della proposta a un editore, mi viene risposto “no”, prendo atto e vado avanti. Le difficoltà fanno parte dell’iter, ma non mi fermo.
Un complimento ricevuto che ti ha fatto piacere?
Mi fanno piacere tutti gli apprezzamenti positivi, che spesso mi arrivano sulla mia pagina Facebook “Poesia Futurista” e sulle pagine Facebook dei gruppi letterari su cui pubblico.
Invece una critica che ti ha dato fastidio?
A dire il vero, per ora ho ricevuto solo apprezzamenti positivi!
Come ti promuovi?
Cerco di promuovermi da solo, ma posso dire che non mi interessa la fama? Mi interessa lasciare qualcosa…
Progetti futuri?
Partecipare con le mie poesie ai concorsi letterari. Poi, a lunga scadenza, fra due o tre anni, pubblicare il romanzo che sto scrivendo.
Un sogno?
Diventare il poeta più famoso d’Italia… Il nuovo Dante Alighieri!




Due domande irriverenti
(perché la tortura non basta mai!)
Qual è il segreto per scrivere una buona poesia?
Vivere intensamente la vita e provare forti emozioni, sia positive che negative.
Lo sai che i libri di poesie non si vendono?
Lo so! (ride) So bene che non diventerò ricco con la poesia! Ma per me è appagante far arrivare agli altri le mie parole.
AH! Non ti ho chiesto se vai d’accordo con tuo fratello Vincenzo!
Vincenzo per me è un supporto, mi appoggia. In famiglia il vero artista è lui!
È vero: Vincenzo Cirillo – che ho torturato qui – di mestiere fa l’artista da sempre. Ne abbiamo parlato nella sua intervista.




Chi è Rinaldo Cirillo
Nato a: Viareggio
Il: 6 ottobre 1975
Vive a: Vecchiano (Pisa)
Hobby e passioni: Leggere romanzi storici di Alessandro Barbero e Matteo Strukul
Pregio: “Ho cuore per gli altri”
Difetto: “Sono infiammabile! (Ma mi spengo subito)”
Dove possiamo trovarlo
Facebook pagina Poesia Futurista https://www.facebook.com/Fu2050
LinkedIn https://www.linkedin.com/in/rinaldo-cirillo-8a3168195/








“Non mi interessa la fama. Mi interessa lasciare qualcosa…”
“Memorie Vissute”
Formato 13×20
Pagine n. 64
ISBN 978-88-5540-410-5
Edito da Susil Edizioni
Euro 12,90
“Memorie Vissute” è disponibile a questi link:
https://www.lafeltrinelli.it/memorie-vissute-in-prosa-libro-rinaldo-cirillo/e/9788855404105
https://www.librerie.coop/autori/rinaldo-cirillo/
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
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