Ultimo aggiornamento 19 Maggio 2022

L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 1 aprile 2015

Incontriamo Stefano Massetani per parlare di poesia, poeti, scrittori… Poeta o scrittore di romanzi? Piuttosto, nel suo ultimo libro, ha cercato di mantenere l’anima del poeta in una serie di racconti brevi.

stefano massetani

Sei poeta oppure scrittore di romanzi?
Ma guarda… Preferisco essere chiamato “distributore di emozioni”. “Poeta” è una parola grossa, inoltre i grandi poeti sono quasi tutti morti! (ride) Diciamo che scrivo anche racconti, ma rimango principalmente scrittore di poesie. È una cosa che ho sempre avuto dentro.

Ti fanno ridere quelli che si autodefiniscono “poeti”?
C’è gente che lo scrive sul biglietto da visita! A me fanno un po’ pena, perché sfruttano la capacità che hanno di scrivere per colmare una qualche lacuna che hanno dentro. Io scrivo quello che mi sento di scrivere. Poi sono gli altri che danno le definizioni, se ne sentono la necessità.

Perché scrivere?
Io scrivo sempre quello che mi nasce spontaneamente, quello che sento dentro, senza pensare che debba piacere a qualcuno. Scrivo perché mi viene naturale scrivere.

Accetti critiche?
Se agli altri non piace quello che scrivo, non ne faccio un dramma. Le critiche sì, le accetto volentieri. Anche se bisogna dire che criticare un’emozione di una poesia è un po’ difficile.

stefano massetani
cinzia donati giornalista e blogger 2

Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!

Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata!
Contattami!

Ma le persone leggono le poesie?
Io vedo che le persone molto spesso pensano di non essere adeguate o di non essere all’altezza di leggere le poesie.

Il pubblico forse non è abituato a leggere poesie…
È vero, non è abituato. Almeno per la mia generazione, la poesia è stata vissuta come un’imposizione. Alle scuole elementari si doveva imparare la poesia a memoria e questo era un incubo per noi bambini.

Come sei arrivato alla pubblicazione?
Ci sono arrivato quando ho avuto un po’ di tempo libero per me stesso. Nel 2008 ho deciso di mettere per scritto le emozioni che tenevo dentro da sempre. Poi ho sentito l’esigenza di trasmettere agli altri queste mie emozioni. Volevo cercare di capire se anche gli altri provavano le mie stesse sensazioni.

Come mai hai scelto proprio la poesia come forma per esprimerti?
Penso di non essere sufficientemente bravo e costante per scrivere un romanzo! (ride) Non mi sento in grado. Nel campo della poesia mi sento più a mio agio.

Però il tuo ultimo lavoro non contiene poesie
A novembre 2014 ho pubblicato il mio ultimo libro, “Tutti i colori dell’autunno”, che è una raccolta di 33 racconti brevi. Però non si sa se sono racconti brevi oppure poesie allungate! Diciamo che ho cercato di mantenere l’anima del poeta in un racconto breve.

stefano massetani

Si può campare di poesia?
Assolutamente no. Non conosco poeti che sono vissuti campando di sola poesia.

È un hobby?
Più che altro è un’esigenza.

Che tecnica usi per scrivere?
Cerco di farmi capire. Non sopporto quelli che per scrivere utilizzano forme incomprensibili. Io non scrivo per gli eletti. Uso versi liberi, non utilizzo la metrica classica. Mi interessa che chi legge capisca quello che voglio esprimere. Se mi viene in mente una poesia, la fisso subito su carta. Uso carta e penna per fissarla, perché  ho proprio l’esigenza di vedere la parola scritta sul foglio.

Consigli tecnici per aspiranti scrittori
Consiglio di non fissarsi sul discorso di voler per forza pubblicare e di non avere fretta. Consiglio di rendersi conto che quelli veramente bravi sono davvero pochi! Poi magari si può vedere il proprio libro pubblicato senza aspettarsi di vendere 50mila copie! Per me è una soddisfazione quando qualcuno mi dice che ha letto un mio libro e gli è piaciuto, anzi per me è meglio piuttosto che essere in classifica avendo venduto a tanti sconosciuti. In ogni caso, bisogna essere consapevoli dei propri limiti.

“La poesia viene quando vuole”

Un libro di poesia, per essere contenti, al giorno d’oggi quante copie vende?
Mah… Oggi come oggi… Direi che se vende 200 copie, sono già tantissime.

Da dove partire per pubblicare?
Il mio primo libro l’ho scritto per i miei amici e l’ho autoprodotto. Poi la casa editrice ha creduto nelle mie potenzialità e ha pubblicato gli altri di sua volontà. Purtroppo bisogna stare attenti alle case editrici, perché molte lucrano sul servizio. Un consiglio potrebbe essere di autoprodurre un primo libro e di inviare il manoscritto alle varie case editrici, cercando di stare attenti che le proposte editoriali siano oneste e che, ad esempio, non implichino l’acquisto da parte dell’autore di tot copie del libro una volta pubblicato. Tanto per fare un esempio divertente, tempo fa una casa editrice mi propose di pubblicare la mia biografia e io risposi: “Vi ringrazio per l’interesse nei miei confronti, ma per la biografia preferisco che aspettiate quando sarò morto”!

Progetti futuri?
Un nuovo libro di poesie, già pronto per la pubblicazione.

Botta&Risposta

Dove e quando è nato: Orgogliosamente a Santa Maria a Monte (Pisa), il 23 ottobre 1959
Che scuole ha frequentato: Liceo Scientifico e Facoltà di Farmacia a Pisa
Quando era bambino, da grande voleva fare: Veterinario
Prima professione: Farmacista dal 1983
Professione attuale: Idem come sopra
Hobby: Allevamento di uccellini (hobby ormai abbandonato)
La vacanza ideale: Isola de La Reunion, Polinesia Francese
La suoneria sul cellulare: “I will follow him” da Sister Act
Cosa guarda in tv: Telegiornali e puntualmente m’incazzo
Cosa ascolta alla radio: Radio Subasio
Libro: “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach
Canzone: “Too much love will kill you” dei Queen
Film: “Dumbo”, uno dei più bei film sulla diversità
Cosa apprezza e cosa non gli piace di una persona: Apprezzo la sincerità, non mi piacciono le persone che vogliono sembrare ciò che non sono
Rapporto con la politica: Nullo
Rapporto con la religione: Molto basso
Vizio: Scrivere poesie
Paura: Non avere il tempo per fare tutto quello che voglio fare
Motto: Vivi e lascia vivere
Un genio: Escluso me?
Un eroe: Chi si alza al mattino e va a fare qualcosa per se stesso e la propria famiglia senza aspettarsi niente in cambio
Il sogno: Trasferirmi su un’isola della Polinesia Francese
Dopo la morte: Chi se ne frega!

“Quelli veramente bravi sono davvero pochi!”

stefano massetani copertina libro tutti i colori dell autunno

Chi è Stefano Massetani

Stefano Massetani nasce a S. Maria a Monte (Pisa) nel 1959. In giovane età si trasferisce a Pisa per motivi di studio e nel 1983 si laurea in Farmacia. Da allora esercita a Pisa ritagliandosi spazi per poter scrivere racconti e poesie seguendo quella che si può definire una tradizione di famiglia. Dopo due esperienze di self-publishing, nel 2012 pubblica “Fiore di vetro”, Giovane Holden Edizioni. Da poco ha scoperto la poesia Haiku. Amante del teatro dialettale e goliardico ha partecipato, a scopo benefico, come attore brillante alle commedie in vernacolo pisano “Robin Hood e la maglia di lana” (2003), “Alla corte di Luigi XIII” (2008), “’Vesto matrimonio ’un s’ha da ’fa” (2011) di P. Bellatalla con il quale ha collaborato alla stesura dei testi goliardici delle canzoni rappresentate.

Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?

L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te

Iscriviti alla Newsletter per non perderti nessun articolo! Compila il form in home page