Ultimo aggiornamento 18 Giugno 2022
In streaming su Zoom, Tananai ha raccontato qualche dettaglio della sua partecipazione al 72° Festival di Sanremo, con il pezzo “Sesso occasionale”, classificatosi 25°, ovvero ultimo.
Ho partecipato all’incontro come inviata del portale DaSapere.it, insieme ad altri giornalisti e ho potuto realizzare così la mia intervista.

L’intervista
Come hai deciso di passare da produttore a cantautore?
Ho sempre scritto, ma ho sempre fatto il produttore e non mettevo le parole che scrivevo in musica. Non avevo il coraggio. Però dipendere da qualcuno non mi è mai piaciuto. Aspettare il cantante non faceva per me, volevo fare da solo.
All’inizio avevo l’approccio da produttore nerd e ho dovuto un po’ “disimparare”. Ho fatto uscire i primi singoli, poi raggruppati nel primo ep “Piccoli Boati”, che era più suonato, mentre ultimamente penso di aver trovato un equilibrio. Adesso c’è un buon connubio tra musica suonata ed elettronica. Poi c’è stata la parentesi del Covid e la tournée è saltata. Con il mio team abbiamo avuto l’idea di partecipare a Sanremo Giovani con “Esagerata”. Prima ho conosciuto Paolo Antonacci che è co-autore di entrambi i brani.
Parlaci del pezzo di Sanremo
“Sesso occasionale” è un messaggio d’amore antico. Il sesso occasionale, io per conoscere una persona ho bisogno di farlo e di farne tanto. Poi, quando mi innamoro, faccio il gesto di “mettere la testa a posto”.
Come ti sei sentito a Sanremo?
Non pensavo che mi sarei divertito così tanto! Sanremo è una grossa centrifuga. Tornare a suonare dal vivo è il motivo finale per cui faccio musica. Sono molto contento.
La scelta della cover?
Ho scelto “A far l’amore comincia tu” di Raffaella Carrà, con Rosa Chemical, per portare avanti il mio “Festival dell’amore”, come l’ho chiamato io.
Quanto conta l’amore?
È fondamentale. È fonte di ispirazione per scrivere i brani, ma penso sia così per chiunque.
Ti ispiri a qualcuno?
Ce ne sono tanti. Direi Vasco Rossi, vista la mia posizione in classifica! (ride)
Ti ispiri a qualcuno?
Direi Vasco Rossi, vista la mia posizione in classifica!



Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
Contattami! oppure guarda i miei servizi qui
Il risultato?
Conta ovviamente. Questa è una gara. Ma la cosa più importante è che dopo gli ultimi due anni queste emozioni, sia positive che negative, sono stupende!
Esibirsi a Sanremo è una responsabilità?
Essere nei big ed esibirsi davanti a tutta Italia è una responsabilità. Sto imparando un sacco di cose. Quando fai qualcosa e impari non perdi mai.
Parlaci del video: è molto divertente!
È la continuazione del video di “Esagerata”. Li ho girati tutti con i miei amici. Quando fai qualcosa di bello con gli amici, viene fuori un bel lavoro!
Sei spontaneo, ma anche razionale, vero?
Sono contento che passi la spontaneità… E anche se passo come una persona razionale. Non sono costruito.
La genesi del brano che hai portato in gara? Come è nata l’idea?
Per me è fondamentale non prendersi troppo sul serio. L’idea è frutto di una banale chiacchierata fra amici.
“Il ricordo sono io che vado in edicola con mio papà e mia mamma a comprare il cd con le canzoni di Sanremo. Quello è il mio grande flash!”

C’è un momento in cui ti sei trovato in difficoltà?
In generale passo molto tempo a pensare. Non dormo molto e forse è per quello che ho le occhiaie! (ride) Da piccolo sono stato vittima di bullismo perché ero obeso. Poi ho capito che era qualcosa che non andava in loro che mi prendevano in giro.
Come nasce il tuo amore per la musica elettronica?
In generale, mi annoiavo. La musica non mi ha mai fatto annoiare. Invece tutti gli sport che ho provato mi hanno annoiato.
Milano c’è nelle tue canzoni?
Ha influito per l’apertura mentale. Mi ha aiutato facendomi conoscere le persone di cui parlo nelle canzoni.
La tua canzone di Sanremo del cuore?
“Ti regalerò una rosa” di Cristicchi. Il ricordo sono io che vado in edicola con mio papà e mia mamma a comprare il cd con le canzoni di Sanremo, per poi ascoltarlo in macchina durante i viaggi. Quello è il mio grande flash!

NOTA: Le domande dell’intervista sono state raccolte durante la conferenza stampa tra le domande poste dai giornalisti che hanno partecipato.
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
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