Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2022
L’INTERVISTA
pubblicata sul magazine Paspartu 16 marzo 2012
Incontriamo Viola Valentino a Torre del Lago Puccini, che è il luogo della Versilia che lei preferisce e dove ha un sacco di amici.

D: Dove e quando sei nata?
R: Sono nata a Canzo, provincia di Como. Quando? A una signora non si chiede mai… Un po’ di anni fa!
D: Dove abitavi e che ricordi hai da bambina del posto dove vivevi?
R: Ho vissuto in tantissime città italiane, perché mio padre faceva un lavoro che ci portava spesso in giro e ci costringeva a cambiare città. Non ho molti ricordi, posso solo dirti che in ogni città nella quale ho vissuto, ho conosciuto persone e cose interessanti, chiaramente con gli occhi di una bambina, fino poi a raggiungere il 14esimo anno di età, quando finalmente ci siamo fermati in quel di Milano.
D: Che scuole hai frequentato?
R: Liceo Scientifico.
D: Andavi bene a scuola?
R: Sì.
D: Da bambina, cosa avresti voluto fare da grande?
R: Lo psichiatra.
D: Hai mai partecipato a spettacoli da bambina?
R: No, non mi interessava. Inoltre i miei genitori non erano interessati a quel tipo di percorso.
D: Qual è stata la tua prima professione?
R: La modella fotografica.








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata o il corretto uso dei social.
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D: Facciamo qualche cenno all’inizio carriera?
R: Quale carriera? Modella o cantante pardon? E che cenno ti posso dare… Ho amato sempre la musica, se il percorso che vuoi conoscere di me è quello artistico. Ho avuto la fortuna di incontrare dei personaggi interessanti che mi hanno fatto apprezzare e sviluppare la mia passione “nascosta”, perché la realtà era appunto la psichiatria.
D: In cosa sei impegnata al momento, dal punto di vista professionale? Tra moda, musica, cinema, teatro?
R: Moda non ne faccio più da tantissimo e mi meraviglio che tu non lo sappia: è dal 1979 che ho smesso di fare moda. Cinema e teatro non sono esattamente il mio lavoro, se dovessero capitare, certamente sono curiosa, per cui darei un’occhiata come è già successo in passato. Quindi musica. È uscito a novembre dell’anno scorso un album che si chiama “Alleati non ovvi”, dove canto brani d’amore e brani riguardanti il sociale, vedi l’omofobia, lo stupro fisico, psicologico, la discriminazione razziale. Posso dirti solo una cosa: sono legata profondamente ad alcune di queste tematiche e cerco di lanciare dei messaggi.




D: Vorresti lavorare con…?
R: Vorrei lavorare con chiunque avesse qualcosa da regalarmi artisticamente.
D: Il vantaggio di essere una persona conosciuta?
R: Non ci sono vantaggi. Il mio è un lavoro come un altro. Mi considero un lavoratore dello spettacolo.
D: E lo svantaggio?
R: Come detto prima non ci sono vantaggi, ma non ci sono neanche svantaggi. Si lavora per il proprio ideale.
D: Che rapporto hai con il tuo pubblico che ti segue da sempre?
R: Ottimo, tanta gente mi vuole bene e io corrispondo soprattutto durante i concerti.
D: Secondo te, quanto è importante per la musica la diffusione dei social network (Twitter, Facebook o altri)?
R: In alcuni casi sono vantaggiosi, in altri casi hanno un po’ ucciso la musica.




D: Dove vai nel tempo libero?
R: A passeggio con i miei cani.
D: Come ti vesti?
R: Jeans e maglietta, anzi possibilmente tuta e scarpe da tennis.
D: Dove ti vesti?
R: A casa, non sono un alieno!
D: Hobby?
R: Sono molto creativa, dipende dai momenti… Piante, restaurazione, pittura, eclettica…
D: Che musica ascolti?
R: Tutta, quella bella a seconda del mio stato d’animo, passo da Beethoven all’heavy metal.
D: Sai cucinare?
R: Sì e benissimo.
D: Il tuo ristorante preferito? Cosa ordini?
R: Il mio ristorante preferito è casa mia, non ordino… Di solito propongo ai miei amici.
D: Dove fare l’aperitivo? Cosa ordini?
R: Mi piace fare l’aperitivo all’aperto. Martini Cocktail alla Ernest Hemingway.
D: Dove fai colazione?
R: A casa o dove mi trovo.
La cosa più folle che hai fatto per amore?
“Non lo sai? Ho sposato Riccardo Fogli!”
D: Il luogo più bello della Versilia?
R: Torre del Lago, perché ho un sacco di amici.
D: Quando sei lontana da casa quello che più ti manca di casa tua è…?
R: I miei pelosetti!
D: Dove vai d’estate?
R: Lavoro.
D: Qual e la tua vacanza ideale?
R: Mare, sole e un buon cocktail.
D: Se per un giorno potessi scambiare la tua vita con quella di un’altra persona saresti…?
R: Anna Magnani.
D: Cosa apprezzi e cosa non ti piace di una donna e di un uomo?
R: Non mi piacciono in generale le persone piene di se stesse, poco sincere e, con mio grande rammarico, strada facendo, come dice Claudio Baglioni, ne incontro sempre di più. Amo l’umiltà, sono una francescana.
D: La cosa più folle che hai fatto per amore è…?
R: Non lo sai? Ho sposato Riccardo Fogli!




D: Sei religiosa?
R: Sono francescana, quindi sono cristiana, con una punta accentuata verso la filosofia buddista.
D: Destra o sinistra?
R: Sono anarchica.
D: Matrimonio o coppia di fatto?
R: Nessuna delle due, purché ci si voglia bene. Per i diritti degli omosessuali, coppia di fatto. Pacs per sempre Pacs!
D: Un tuo vizio?
R: Fumo.
D: Un tuo pregio?
R: Ne ho tanti… Troppi!
D: Un tuo difetto?
R: Troppo pignola… A volte.
D: Una paura/fobia?
R: Ho paura della morte.
D: Ricevi complimenti per…?
R: Per come sono, per il mio modo di essere una donna, un essere umano.
D: Ricevi critiche per…?
R: La mia ex voce di velluto.
D: I lettori si sorprenderebbero di sapere che non hai mai…?
R: Mai tradito l’uomo che ho veramente amato.
D: Il miglior consiglio che tu abbia mai ricevuto è stato…?
R: Non ascolto mai i consigli.
D: Il tuo motto è…?
R: La forza sia con te!
D: Progetti futuri?
R: Sto per pubblicare un nuovo EP, che probabilmente uscirà per l’estate. Probabilmente, anzi direi quasi certamente.








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