Ultimo aggiornamento 16 Maggio 2023
In prima visione su Rai 1, in onda il lunedì sera, la serie tv in 4 serate “Vostro Onore”, con Stefano Accorsi.
Ho partecipato alla videoconferenza stampa di presentazione del progetto, come inviata del portale DaSapere.it.

Si tratta dell’adattamento dalla serie israeliana “Kvodo” (Yes Studios). Regia di Alessandro Casale. Una coproduzione Rai Fiction – Indiana Production. Prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Benedetto Habib, Marco Cohen per Indiana Production.
“Cosa è disposto a fare un padre per salvare il proprio figlio? Questo è il tema universale portante” (Donatella Diamanti, sceneggiatrice)








L’intervista a Stefano Accorsi
Come ti sei approcciato a questo nuovo progetto?
L’ho trovato da subito un progetto coinvolgente, perché porta il pubblico a chiedersi “Cosa farei io al posto di…?”.
Tu cosa avresti fatto?
Ecco, la domanda è “Che cosa si è disposti a fare per salvare la vita di un figlio?”. Bene: non ci sono due risposte, ce n’è solo una. Il genitore d’istinto salva il figlio. Credo ci siano delle cose in cui non si riesce a pensare più di tanto e si agisce, quelli sono i momenti importanti della vita. Si agisce e basta.
Cosa pensi del lavoro che è stato fatto?
È una serie coinvolgente e piena di colpi di scena. Abbiamo seguito un ritmo di lavoro elevato. Non c’era mai un attimo di riposo. (Lo ripete scandendo parola per parola, NdR) Non-c’era-mai-un-attimo-di-riposo! (ride)
Questo personaggio cosa ti ha lasciato?
A me ha lasciato dei quesiti, essendo padre di un adolescente. È una serie che mi ha fatto riflettere.
Sei uno che ama il proprio lavoro…
Amo questo mestiere! Ma la tua esperienza non deve mai sovrastare quella degli altri. Ti affidi al regista e basta.
Quali elementi hai considerato per accettare la parte?
Gli elementi per scegliere per me sono sempre i soliti. Il copione, cioè la base, la storia. Poi l’asset produttivo, il cast. Gli elementi importanti per me sono questi. È stata una scelta naturale e si è rivelata la scelta giusta!








Sono Cinzia.
Faccio – con calma! – la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera.
Amo intercettare e raccontare persone, personaggi e luoghi da scoprire attraverso le interviste, che chiamo scherzosamente “torture”!
Sono appassionata di tecniche e interventi mirati a dare visibilità, come ad esempio la tortura personalizzata!
Contattami!
Hanno detto…
Maria Pia Ammirati
Direttore Fiction e responsabile ad interim della Direzione Rai Fiction
“Sono 4 puntate per la prima stagione di “Vostro Onore”. È un adattamento già andato in onda in Israele, Stati Uniti e altri stati”.
Fabrizio Donvito
Produttore per Indiana Production
“È un format adattato a diversi paesi, format già di successo e già premiato in altri paesi. È stato totalmente riscritto in base al nostro paese, alle nostre leggi, alla nostra cultura. Tutto un lavoro fatto nel centro della pandemia”.












Dalla cartella stampa…
“Vostro Onore” è la storia del conflitto morale, drammatico e assoluto di un uomo che deve scegliere tra la fedeltà ai principi etici di giustizia sui quali ha modellato la sua vita personale e professionale, diventando un esempio di rettitudine e affidabilità, e l’istinto più ancestrale di difesa degli affetti più cari, in pericolo d’essere annientati.
Vittorio Pagani è un giudice milanese, conosciuto e rispettato per la sua integrità, in corsa per la carica di Presidente del Tribunale di Milano. La recente scomparsa della moglie ha segnato dolorosamente la sua vita e complicato il già difficile rapporto con suo figlio Matteo. Ma quando quest’ultimo investe con la macchina il giovane esponente di una famiglia criminale, i Silva, Vittorio si trova costretto a fare una scelta. I Silva sono una vecchia conoscenza del giudice: è stato lui infatti, quando era PM, a smantellarne l’organizzazione, arrestandone il capoclan. Quindi sa bene che, se scoprissero chi è che ha causato l’incidente, i Silva non esiterebbero un solo istante a vendicarsi, uccidendo Matteo. Per questo lo stimato giudice si avvia a infrangere quella “legge” della quale è stato da sempre integerrimo paladino.
Le scelte del giudice provocano una reazione a catena che finisce per travolgere anche le altre persone coinvolte. In una vera e propria discesa agli inferi, Vittorio deve fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni, nel costante e disperato tentativo di proteggere la vita di Matteo.
“Cosa si è disposti a fare per proteggere un figlio dalla violenza cieca della vendetta?” (Alessandro Casale, regista)




Dalle Note di Regia di Alessandro Casale…
Affrontare l’adattamento italiano della serie originale israeliana “Kvodo” è stata una sfida entusiasmante e impegnativa, supportata dall’eccellente lavoro degli sceneggiatori. Loro il merito di aver trasposto sul territorio italiano una drammaturgia aderente alla realtà di una nazione come Israele, fortemente influenzata da un conflitto geopolitico e religioso pluridecennale.
Durante le riprese mi sono concentrato, innanzitutto, sull’approfondimento dei personaggi che sono protagonisti e motore della nostra serie: il giudice Vittorio Pagani e il figlio Matteo, incarnazione del rapporto padre-figlio, archetipo della letteratura e della cinematografia di tutti i tempi.
“Non mi sono fatto ispirare dalle serie degli altri stati” (Alessandro Casale, regista)




NOTA: Le domande dell’intervista sono state raccolte durante la conferenza stampa tra le domande poste dai giornalisti che hanno partecipato.
Li torturo tuttiiiii!!!
Ti piacerebbe essere torturato, ehm… intervistato da me?
Ti piacerebbe parlare di te e raccontare ciò che fai, la tua attività, la tua professione?
L’intervista ti farà uscire dall’invisibilità!
Dai un’occhiata a come funziona! –> Cosa posso fare per te
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